Inter

Ricordate l’esposto presentato dalla Fondazione Jdentità Bianconera circa presunte irregolarità sull’iscrizione dell’Inter al campionato?

Ecco: secondo indiscrezioni emerse ieri, la Covisoc ha ricevuto e preso in carica l’esposto e lo ha preso in carico per verificare la consistenza delle rivelazioni. I fatti. A inizio aprile la Fondazione, in seguito al lavoro di un pool di legali e di esperti di bilancio, ha inviato alle Procure della Repubblica competenti, alla Procura Federale e alla Covisoc (la Commissione di vigilanza sulle società di calcio che si occupa di analizzare bilanci e requisiti economici presieduta da Germana Panzironi) un esposto che sollevava dubbi sull’esistenza dei requisiti minimi dell’Inter affinché potesse regolarmente iscriversi al campionato di Serie A.

La mancata garanzia sulla continuità aziendale

Sotto la lente, in particolare, c’era la questione della mancata garanzia circa la continuità aziendale:

L’esposto – riportava un comunicato stampa della Fondazione – si reputa necessario per portare all’attenzione degli organi competenti alcuni elementi destanti forti preoccupazioni, quale ad esempio, la fornitura da parte di FC Internazionale SpA di garanzie a supporto della cosiddetta continuità aziendale”.

Le ironie messe a tacere

L’attenzione si è concentrata sulla società Gran Tower con sede in Lussemburgo:

Come riportato nel bilancio approvato al 30 giugno 2023 e pubblicato dalla FC Internazionale Milano spa la continuità aziendale sarebbe garantita da una lettera di patronage da parte di Grand Tower Sàrl, società con sede in Lussemburgo. I documenti in nostro possesso evidenziano che Grand Tower non ha mai presentato un bilancio: questo suscita forti perplessità sulle effettive capacità dell’azienda di fornire le adeguate coperture finanziarie a Fc. INTER. A tal proposito è utile sottolineare che la società Grand Tower Sàrl detentrice del 68,55% delle quote azionarie dell’FC Internazionale SpA dovrà rimborsare una cifra di circa 380 milioni di euro tra capitale e interessi al fondo OakTree, che detiene in pegno le quote azionarie a garanzia del prestito in scadenza a maggio 2024”:

L’esposto si sviluppava poi nell’analisi dei bilanci del club nerazzurro, con particolare attenzione alla serie (6 anni) di bilanci negativi e all’anomalia di una scierà che da almeno 20 anni non produce utili. Senza dimenticare il peso degli oneri finanziari sul debito.

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