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Autunno 2010 – Autunno 2023… quante cose sono diverse. Il mondo è cambiato, le persone sono cambiate. Ma qualcosa è rimasto com’è. O meglio, è ritornato come allora. Il pianeta è quello dell’Inter e si parla del percorso nerazzurro nel girone di Champions. Dopo la leggendaria notte del Bernabeu del 22 maggio 2010, Milito e compagni ripartivano per una nuova stagione da campioni in carica. Dopo 3 giornate di Champions nel girone A con Tottenham, Twente e Werder Brema, i nerazzurri avevano totalizzato 7 punti. Esattamente come oggi, con lo stesso schema.

Un pareggio alla prima giornata per 2 a 2 in casa degli olandesi con gol di Snejider ed Eto’o, in una partita spigolosa che ricorda l’inferno di San Sebastian di quest’anno. Poi due vittorie contro Werder Brema in casa 4-0 con tripletta del camerunese e altro gol del fantasista con la maglia numero 10 e un rocambolesco 4-3 contro il Tottenham sempre a Milano con Rafa Benitez (e non solo) incredulo in panchina per ciò che vide nel secondo tempo.

In quella partita il mondo scoprì un giovanissimo Gareth Bale con la maglia numero 3 che usciva da San Siro con 0 punti ma un pallone in mano, grazie alla sua formidabile tripletta. Per catturare le sue fiammate in fascia i tifosi usavano la macchina fotografica. Gli smartphone erano ancora in fase embrionale e Instagram sarebbe nato da lì a poco. Se si doveva postare un video, lo si faceva su Facebook, aspettando dalle 3 alle 9 ore per il caricamento. 13 anni fa era tutto più analogico, lento e meno iper-connesso. Operazione nostalgia, mood on. Tornando al campo… il percorso nel girone del 2010-2011 delle prime tre giornate si sovrappone perfettamente a quello attuale con Real Sociedad, Benfica e Salisburgo.

Un’altra analogia tra quella Champions e questa è il luogo della finale: Wembley Stadium di Londra. Allora il Barcellona schiantò il Manchester United per 3 a 1 grazie a Villa, Messi e Pedro. Anche oggi le due squadre protagoniste di quella partita sono presenti nella fase a gironi (cosa che si pensava scontata, ma non negli ultimi anni) e lottano per un pass agli ottavi. Recuperando invece il filo del discorso sull’Inter, le altre tre partite del gruppo andarono così e così, con due sconfitte e una vittoria. Ma la squadra di capitan Zanetti riuscì a passare il girone da seconda classificata con 10 punti, dietro agli Spurs a quota 11. A White Heart Lane nella quarta giornata non andò bene: 3-1 secco per gli uomini di Redknapp. Ma grazie al gol di Cambiasso nella vittoria di misura con il Twente alla quinta giornata, l’Inter staccò il pass per la fase a eliminazione diretta e rese ininfluente l’ultima partita a Brema.

Gli ottavi furono la riedizione della finale di Madrid e non serve ricordare come andò. Non serve neanche far tornare nella memoria degli interisti lo psicodramma della partita di andata dei quarti di finale contro lo Schalke 04. Pagina rimossa dalla memoria collettiva e bollata come incubo da non rifare più. 7 punti oggi come allora e una trasferta da affrontare alla quarta giornata… stavolta in terra austriaca, dove una vittoria potrebbe rendere dolcissima la strada che rimane, fino a primavera.

Riccardo Despali

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