L’Inter è a un passo dalla qualificazione agli ottavi di Champions League per il terzo anno consecutivo, nel caso accadesse, ed è tutto merito di Simone Inzaghi e dei suoi ragazzi.

Ieri contro un ottimo Salisburgo la  vittoria è arrivata di esperienza e consapevolezza dei propri mezzi, anche quando gli austriaci hanno trovato il pareggio in un momento delicato della partita, c’è stata una reazione immediata, senza tragedie.

Il turn over ha funzionato bene, Frattesi è stato una spina nel fianco per tutta la partita, con la sua corsa e i suoi inserimenti, infatti si è poi procurato il rigore del 2 a 1 con un movimento da attaccante puro, Augusto ha ben figurato sull’out di sinistra, più in chiave difensiva che offensiva ad onor di cronaca.

Poi c’è lui, Alexis Sanchez, che ha il merito di sbloccare la partita in maniera fredda e cinica, uno del suo livello ha queste partite nel sangue, è sempre tarantolato e alcune volte confusionario, ma quando si tratta di sfrutta un occasione da gol importante, lui c’è sempre e bisogna dargliene atto.

Non fa notizia invece il titolo di migliore in campo dato ad Hakan Chalanoglu, ormai centrocampista totale e dominante, oltre che un cecchino dagli 11 metri, dirige l’orchestra Inzaghiana alla perfezione, sporcandosi i calzettoni e combattendo in fase difensiva con la stessa grinta di sempre.

Tutto bene, anzi benissimo, adesso con una vittoria in Austria la qualificazione diventerebbe automatica, cosi da potersi concentrare anche di più sul Campionato, non sarà una partita facile ma questa squadra è sicura di se e sa cosa fare, diventa un fattore dominante quando entra nella testa dei giocatori.

Sarà importante ora anche la gestione delle risorse, inizia un tour de force vero e proprio per l’Inter, che avrà in successione: Roma, Atalanta, Salisburgo, Frosinone e poi Juventus.

Ci si gioca una fetta di stagione, o meglio, si può incanalare il percorso in una direzione molto importante, e questo dipende solo da noi.

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