A 17 anni di distanza dalle sentenze sportive, può finalmente andare in archivio lo scandalo di Calciopoli. La Juventus, infatti, ha rinunciato all’ultimo ricorso, portando alla conclusione della vicenda che costò la retrocessione in Serie B del club bianconero e la revoca di ben due scudetti. Lo scorso 13 ottobre, infatti, dalla Continassa è arrivata la decisione di non effettuare un ricorso al Consiglio di Stato, il massimo giudice amministrativo, contro FIGC e Inter per ribaltare la sentenza del Tar del 2016 che aveva negato il risarcimento “del danno ingiusto” che sarebbe scaturito in seguito alla decisione di assegnare lo scudetto all’Inter nel 2006.
Il club aveva formulato la richiesta di una cifra milionaria per sopperire alle perdite del periodo, quantificata in quasi 444 milioni di euro, oltre all’annullamento dell’assegnazione del titolo stesso all’Inter. L’udienza sul ricorso numero 8258 era prevista per questa mattina, ma la Juventus ha deciso di ritirare la richiesta di risarcimento. La rinuncia, firmata dal presidente Gianluca Ferrero, segna la fine di un capitolo tra i più tristi della storia del calcio italiano.
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