Le parole di Beppe Marotta a La Gazzetta dello Sport hanno fatto molto rumore: l’ad dell’Inter ha dichiarato infatti come la questione legata all’addio di Milan Skriniar abbia fatto male come quanto accaduto con Romelu Lukaku. E la stessa Rosea, in un focus, spiega perché:

” Da una parte l’apparente volontà di rinnovo dello slovacco, dall’altra l’apparente desiderio del belga di tornare nerazzurro per la terza volta nel giro di una manciata di anni.

Tutto apparente, però, perché nel concreto Lukaku ha rifiutato poi il trasferimento e Skriniar ha detto no alle “soluzioni” di rinnovo della dirigenza. Sedotta e abbandonata due volte, l’Inter. In entrambi i casi, poi, questa sorta di depistaggio ha indotto la società a esporsi più volte: i continui messaggi d’amore al bomber come la sicurezza di sedersi al tavolo delle trattative con il difensore, sublimata dalla mossa di Steven Zhang di toglierlo dal mercato a un passo dalla ricca cessione.

Un altro, fondamentale, ultimo punto in comune dei due casi è però la reazione del gruppo: compatta, pronta, professionale, efficace. Quando si è capito che lo slovacco sarebbe volato a Parigi, la squadra di Simone Inzaghi si è resa protagonista della cavalcata in Champions League fino alla finale di Istanbul, mentre dopo l’affaire Lukaku i nerazzurri hanno cominciato la stagione a cento all’ora. Ora, nessuno ci pensa più a loro due. O quasi”, conclude La Gazzetta.

 

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