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“È normale che sono arrabbiato come i giocatori perché è la seconda volta che andiamo in vantaggio e non vinciamo. Oggi abbiamo pareggiato su disattenzioni che non dobbiamo commettere. Nel primo tempo potevamo fare più gol, nel secondo dopo il 2-2 è stato un monologo però le disattenzioni non ci devono essere a questi livelli. Il Bologna sappiamo che cammino fa, ma le imprecisioni non vanno bene”. Lo dice Simone Inzaghi, intervistato da DAZN al termine della sfida di campionato tra Inter e Bologna.

C’è il rischio che le ricordi quanto successo l’anno scorso?

“Sono passate 8 partite e ne abbiamo vinto 6, pareggiata e persa una, c’è un’altra classifica e un’altra marcia. Però sono arrabbiato per oggi perché dopo il 2-0 accetto difficilmente questo pareggio. È il calcio, dobbiamo crescere e lavoare sempre di più”.

Siete passati sempre in vantaggio, poi le tante partite forse hanno creato anche distanze diverse tra i reparti. È una cosa di testa?

“Penso che sia la concentrazione, dobbiamo tenerla sempre alta. Non dovevamo commettere l’errore di far riaprire la partita, il rigore ha dato energie al Bologna ma una squdra come la nostra non può prendere quel 2-2. Quando i ragzzi torneranno alle Nazionali rivedremo tutto, sono due punti sanguinosi persi che non mi stanno bene”.

Sei più arrabbiato per aver concesso queste situazioni o per le scelte del secondo tempo da parte dei tuoi?

“Dopo il 2-2 abbiamo creato tantissimo, ricordo palle uscite di un nulla come quella di Lautaro deviata dove tra l’altro non ci hanno dato neanche il corner: senza la deviazione probabilmente sarebbe stato gol. Una squadra esperta come la nostra non può comunque far riaprire la partita. Nel secondo abbiamo avuto una reazione ma una volta raggiunto il 2-0 non devi riaprirla, se la riaprono deve essere per un loro eurogol”.

Da cosa è scaturita la scelta di togliere Thuram?

“Scelta tecnica”.

Il fatto che il Milan possa andare da solo in testa come impatta sul vostro umore?

“Sul nostro umore deve impattare questa partita, dobbiamo guardare a noi stessi perché siamo padroni del nostro destino e dobbiamo guardare a noi quando facciamo bene o male”.

Lautaro è dispiaciuto per l’ingenuità?

“Sul calcio d’angolo dovevamo essere più attenti, sia lui che i giocatori che marcavano a zona”.

Dopo la sosta tanti impegni, ora tanti giocatori partiranno con le Nazionali.

“Quello lo sapevamo, è giusto che vadano per fare il massimo. Quando torneremo cercheremo di prepararci al meglio perché ci saranno tante gare ravvicinate e impegnative”.

AI MICROFONI DI INTER TV 

“C’è tantissima amarezza da parte mia e dei ragazzi perché la squadra ha fatto la gara che doveva fare ma con due incredibili disattenzioni che ci sono costate due gol. Con un vantaggio di 2-0 una squadra come la nostra deve vincere”.

Cosa sarà necessario mantenere?

“Lavorare sempre e tenere alta la concentrazione, negli allenamenti e durante la gara perché questa sera abbiamo commesso due errori di concentrazione che ci hanno penalizzato in una partita che avremmo meritato”.

C’è più rabbia e amarezza nel primo gol più per un malposizionamento in area che per il fallo da rigore o per i primi minuti del secondo tempo?

“Per il risultato soprattutto perché per quello che abbiamo fatto avremmo meritato un altro risultato. Ma il calcio è così, è fatto di cento minuti di altissima concentrazione. Nelle ultime due partite qui in casa con Sassuolo e Bologna volevamo un altro risultato, dovevamo mantenere alta la concentrazione”.

Salisburgo e Torino possono essere prime indicazioni stagionali?

“Assolutamente sì. Dovremo essere bravi e farci trovare pronti. Adesso finiamo il primo ciclo di partite, chi rimane qui continua a lavorare, gli altri andranno a lavorare giustamente in Nazionale, poi ci ritroveremo e ricomincerà un altro ciclo molto intenso”.

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