L’UFFICIALITA’ NEL CASO SAMARDZIC
E’ ufficiale: quest’anno per il tifoso interista ansia e patemi sono arrivati ben prima dell’inizio del campionato. Non è la prima volta, sia chiaro. Ma quella che stiamo vivendo è un’estate particolarmente caliente per quanto riguarda le trattative di mercato, in entrata e in uscita.
L’ultimo caso riguarda Samardzic, centrocampista giovane e di grande qualità dell’Udinese da settimane in procinto di accasarsi all’Inter, con una trattativa che ha avuto negli ultimi giorni di luglio una forte accelerata per poi galleggiare misteriosamente in uno strano limbo.
In realtà, le sensazioni iniziavano a non essere buone già da un po’. I giorni passavano e l’ufficialità non arrivava, nonostante tutti gli addetti ai lavori davano il tutto per concluso.
“Cosa c’è che non va?”, “cosa manca ancora?”. Ecco, lo abbiamo scoperto nel tardo pomeriggio di venerdì 11 agosto, quando il padre-manager del ragazzo si è intromesso di forza nella trattativa tra Samardzic e l’Inter cambiando gli accordi economici già stabiliti in precedenza.
Si parla di una richiesta di commissioni ben più alte all’agente (lui stesso) e di un contratto più ricco, a salire, per il giocatore.
Assurdo, si ferma tutto. La trattativa rischia di saltare dopo le visite mediche già sostenute e superate.
In questi casi la domanda che sorge è: con certi atteggiamenti, chi ci guadagna davvero?
INTER-SAMARDZIC: LO SCENARIO
Nella triste scena ci sono diversi protagonisti: l’Inter, Samardzic, il padre-agente, Rafaela Pimenta, l’Udinese e il giovane canterano nerazzurro Fabbian.
Spoiler: il maldestro tentativo di cambiare le carte in tavola dopo le visite mediche ha causato una serie di conseguenze negative per tutti loro.
L’Inter rischia seriamente di perdere un giocatore dal grande potenziale già di fatto acquistato e “annunciato” da tutti i giornali, un brutto colpo sia dal punto di vista tecnico che d’immagine.
Samardzic, 21enne che per quanto dimostrato lo scorso anno sembra avere un futuro meraviglioso davanti a sé, rischia di perdere la grande opportunità di giocare per i vice campioni d’Europa e per una squadra che punta a grandi obiettivi. Oltre a ciò, la sua immagine esce sicuramente peggiorata da questa vicenda.
Il padre-agente di Samardzic non otterrà dall’Inter ciò che ha richiesto: il Club ha comunicato che o si firmano i patti già stabiliti nelle scorse settimane o la trattativa salta. Anche per lui, non un bel modo per mettere in mostra la sua figura.
Rafaela Pimenta, l’agente intermediario della trattativa Inter-Samardzic fino allo scorso venerdì, ha deciso di allontanarsi dall’operazione dopo l’intromissione del padre. Lei ha sicuramente perso un colpo su cui ha lavorato per settimane.
L’Udinese si ritrova annullato un accordo già stabilito e molto vantaggioso, in particolare dal punto di vista economico, che gli avrebbe consentito un buon guadagno e l’arrivo di una giovane promessa come Giovanni Fabbian, classe 2003 reduce da un’ottima annata alla Reggina con 8 gol in 36 presenze in Serie B. Lo stesso Fabbian si ritrova da settimane in un limbo di attesa senza conoscere ancora la squadra per cui giocherà la prossima stagione.
CI VOGLIONO REGOLE
Ci stanno perdendo tutti. E allora perché? Perché muoversi in questo modo, senza il minimo pensiero su ciò che avverrà non solo nel breve ma anche nel lungo periodo?
Una cosa è certa e non da oggi: manager, procuratori, intermediari e tutti quei personaggi che guadagnano dai movimenti di questo o quel giocatore, hanno un potere immenso tra le loro mani e un margine di manovra tropo ampio e non regolamentato da un qualsiasi ente, società o associazione.
Ci si lamenta spesso del fatto che le nuove generazioni fatichino ad affezionarsi al calcio, ma come può un bambino provare qualcosa per uno sport interamente governato dal denaro e in cui non può identificarsi con nessuno?
Forse è il caso di intervenire davvero.