Nel suo editoriale per SportItalia, Gianluigi Longari analizza la situazione dell’Inter. Alla squadra di Inzaghi mancano ancora due elementi per completare la rosa, ma la dirigenza deve fare i conti con le difficoltà economiche di Suning.

È paradossale la situazione dell’Inter. Ai nerazzurri non basta vendere, e bene, generando plusvalenze a bilancio. La dirigenza deve suffragare alle mancanze di una proprietà che non permette di reinvestire i profitti incamerati dalle operazioni in uscita”.

“A poco o nulla valgono richieste di extra budget che vengono regolarmente rispedite al mittente, aggiungendo ostacoli alle trattative che pure  Ausilio e Marotta avrebbero intavolato. Osservare l’alternanza di obiettivi per il reparto avanzato di Inzaghi è esercizio molto eloquente, al pari delle settimane trascorse prima di dilazionare la clausola rescissoria per avere a Milano Sommer”.

“L’epilogo della vicenda Scamacca la dice lunga: friggere con l’acqua non può diventare la norma, ed è chiaro che a volte si finisca per farsi bruciare sul filo del rasoio.  La proprietà attuale, non può chiaramente permettersi un club di questa levatura, ma sembra non prestarci troppa attenzione”. 

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