Quattro caselle da riempire (portiere titolare, vice, difensore e attaccante), prima spunta verde inserita: sarà Yann Sommer il nuovo numero 1 dell’Inter. Lo svizzero è sbarcato in Italia ed è pronto a tuffarsi nel mondo nerazzurro, con la stessa determinazione con la quale proverà a difendere la porta di Inzaghi e a non far rimpiangere Onana. Alle sue spalle, però, c’è ancora un punto di domanda: chi sarà il secondo portiere dell’Inter? Insieme alla ricerca della punta, sarà questo l’argomento all’ordine del giorno nelle prossime ore e dei prossimi giorni.
La notizia fresca è che Anatoliy Trubin, giovane portierone ucraino di 2 metri, non vestirà la maglia nerazzurra. Né ora, né nel prossimo futuro. Il nativo di Donetsk, in forza allo Shakhtar, era un profilo estremamente gradito e un ragazzo con il quale l’Inter aveva intavolato discorsi intensi, prima con la prospettiva di acquistarlo, poi con quella di prenderlo la prossima estate a parametro zero. A far saltare l’asse tra i nerazzurri e Trubin è stato il deciso inserimento del Benfica, che ha accontentato lo Shakhtar con un’offerta da 10 milioni di euro e, soprattutto, con l’aggiunta di un’altissima percentuale (40%) destinata allo Shakhtar in caso di futura rivendita del portiere. L’affare è ormai in chiusura.
Al momento sono due i nomi caldi per il ruolo di vice: Audero e Filip Stankovic. L’agente del portiere della Sampdoria, Tullio Tinti, oggi pomeriggio è entrato nella sede nerazzurra, per provare a pianificare l’operazione relativa ad Audero: nei piani dei dirigenti nerazzurri dovrebbe arrivare a Milano in prestito.
L’Inter pensa a un diritto di riscatto; la Samp, che vorrebbe cederlo a titolo definitivo per monetizzare (e tratta con la Lazio, anche lei interessata ad Emil), è più propensa verso l’obbligo. Con una valutazione complessiva di 8 milioni, da abbassare eventualmente con l’inserimento di una contropartita tecnica. Situazione molto calda.
E Stankovic? Certo, sarebbe la soluzione più semplice perché già in casa. Ma la posizione del club di viale della Liberazione non cambia: per Filip si punta a un’esperienza in prestito, in modo da consentire al figlio di Dejan di avere un minutaggio elevato e, al contempo, di monitorarne la crescita.
Il brasiliano dell’Athletico Paranaense, classe 1999 è graditissimo ma estremamente caro e per espressa volontà della dirigenza brasiliana, è complicato acquistarlo questa estate. In teoria potrebbe aprirsi uno spiraglio in caso di eliminazione (mercoledì) dalla Libertadores, ma è più facile che la separazione ci sia tra 12 mesi: l’Inter si è messa in pole sia con Bento, che ha dato il suo gradimento al trasferimento alla Pinetina, sia con il club, che ha apprezzato l’atteggiamento dei dirigenti di viale della liberazione. Bento piace parecchio per la bravura con i piedi e, anche perché ha due anni in più, viene considerato più pronto di Trubin.