Romelu Lukaku

Romelu Lukaku torna, pentito, a bussare alla porta dell’Inter. Ma ormai è troppo tardi: il muro alzato da Steven Zhang e dello spogliatoio, indispettito con l’ex compagno e contrario al rientro del belga nel gruppo, è alto e invalicabile. Tradotto: non c’è margine per una marcia indietro. Questo quanto sostiene La Gazzetta dello Sport, che racconta oggi l’ultima novità dell’intricata vicenda di mercato. “Da capitan Lautaro in giù, tutti sono rimasti delusi dal comportamento di Lukaku.Alcuni di loro hanno anche provato a mettersi in contatto con lui, nei giorni del caos, ma lui si è negato ripetutamente. Non ha risposto al telefono neppure a loro, alle persone con cui aveva condiviso tutto fino a pochi giorni prima. Riaccoglierlo adesso, equivarrebbe a mettere un potenziale esplosivo dentro lo spogliatoio, dentro equilibri di gruppo che per natura sono delicati”, si legge.

Il motivo della rabbia nerazzurra è noto: Romha giocato su più tavoli, come dimostrano le chiamate a Milan e la Juventus. E su questo punto la rosea svela un retroscena. “Come fidarsi ancora di una persona che fino a tre giorni prima del voltafaccia e del giochino scoperto dai dirigenti dell’Inter, agli stessi dirigenti inviava via whatsapp un report giornaliero dei suoi allenamenti in vacanza al mare, con tanto di foto e video allegati? Diceva e mostrava di sudare per l’Inter: così non era, l’hanno dimostrato i fatti. E così non potrebbe essere nuovamente”.

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