Marotta ai microfoni dei giornalisti di Sky;

“Il merito principale di questo traguardo è dell’allenatore che nonostante le critiche e le pressioni, che io per primo gli ho riservato, è riuscito a tirar fuori una stagione veramente straordinaria”.

“Nel calcio non sempre vige l’equazione che chi più spende più vince. Il City è arrivato in questa finale con grandissimi meriti, tra l’altro ho ottimi rapporti con dirigenza e allenatore e gli faccio i miei complimenti. Poi, chiaro che loro sono una potenza economica del nostro calcio, ma noi vogliamo difenderci anche da questo punto di vista e quindi dico che ‘se loro suonano le loro trombe, noi suoneremo le nostre campane'”.

Sul futuro:


“Ogni considerazione verrà fatta dopo la partita considerando oggi che Dzeko è in scadenza e Lukaku non è di nostra proprietà. Sono entrambi dei bravissimi professionisti e degli ottimi calciatori”.

Cosa è disposto a sacrificare per quell’ultimo gradino?


“Questo non l’ho ancora pensato. Di fioretti però sicuramente potrei farne anche due nel momento in cui si definisce quello che è un sogno. Oggi è un sogno nel cassetto e i sogni spesso diventano realtà, speriamo che sia così”.

Di

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