L’Inter mette in cassaforte la qualificazione alla prossima Champions League vincendo 3 – 2 contro l’Atalanta l’ultima partita della stagione davanti al suo pubblico, in un San Siro traboccante d’entusiasmo. Per la soddisfazione piena di Simone Inzaghi, che in conferenza stampa parla del traguardo centrato e non solo. Le sue parole raccolte dall’inviato:

Quasi 2 milioni di spettatori allo stadio, 99 gol fatti, Coppa Italia, Supercoppa e finale di Champions: Inzaghi è nella sua comfort zone all’Inter?

“Serata stupenda come tante altre, stasera era l’ultima davanti ai nostri tifosi dopo un trofeo vinto che non ci siamo gustati fino in fondo perché c’era questa partita importante. Il mio abbraccio ai ragazzi è arrivato perché sono stanco io, figuratevi loro. Hanno tirato fuori energie che neanche io pensavo avessero”.

Rispetto ai complimenti di Guardiola come ti poni?

“Mi fanno piacere, detti da lui poi… Il City sappiamo che è la squadra più forte del mondo, con il tecnico migliore del mondo. Prepararemo la finale nel mgliore dei modi, ce la giocheremo con le nostre qualità che ci hanno portato a Istanbul”.

Allegri dopo la gara di Coppa Italia vi avrebbe detto negli spogliatoi ‘arriverete sesti’: è una cosa che vi ha caricato?

“Non ho neanche sentito, non mi va di rispondere. Ho ascoltato poco, la carica me la danno i miei ragazzi per come lavorano quotidianamente. Abbiamo lavorato tanto, in questi due mesi e mezzo ci abbiamo dentro parecchio perché in campionato avevamo commesso errori che ci hanno fatto perdere punti, siamo stati bravi a colmare il ritardo. L’Inter ha il dovere di partecipare alla Champions, sappiamo cosa rappresenta”.

Ora servirà tenere la testa leggera?

“Chiaramente la consapevolezza l’abbiamo acquisita in queste 13 partite, ora è giusto staccare per 48 ore perché abbiamo avuto un calendario incredibile ma affrontandolo nel migliore dei modi. Onore ai ragazzi che mi stupiscono sempre, oggi di più perché siamo tornati all’alba mercoledì. Il giovedì li ho mandati a casa perché non eravamo in grado di allenarci, poi abbiamo preparato la partita in campo e al video venerdì”.

Al 3′ eravate sotto di un gol mercoledì, oggi sopra di due: cosa è cambiato?

“Avevo chiesto questo approccio che avevamo sbagliato mercoledì, pagandolo a caro prezzo. L’Atalanta ha trovato una grande Inter che ha vinto con merito”.

Lukaku a bordocampo dopo il derby disse che la chiave tattica della stagione era stata abbassarsi con la squadra e cercare più verticalità.

“Sicuramente il giocare verticale appena c’è la riconquista è un qualcosa che mi piace tanto. Il baricentro dipende dagli avversari, dalle strategie di gara, a volte si è più alti, altre meno. Parlando con Parolo a DAZN, ho visto immagini chiare: avevo chiesto di lavorare insieme. Oggi ho visto 3 transizioni negative come se le avessimo preparate in 20 giorni. Non si è vista la stanchezza”.

A Torino è meglio mandare le riserve o no?

“Vedremo un attimo come staranno i ragazzi. Sul minutaggio sono stati bravi i miei collaboratori, abbiamo strumenti per capire come i ragazzi recuperano. Qualche giocatore ha più minuti, penso agli attaccanti e ai centrocampisti che sono riusciti a dividersi. Faremo la nostra partita col Torino, poi valuterò chi sarà più idoneo per giocare”.

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