Che Simone Inzaghi sia uno specialista delle competizioni a gara secca (cioè le Coppe) è ormai cosa nota, ieri ha dato conferma di questa sua peculiarità.

Un match non iniziato benissimo, sotto già di una rete dopo pochi minuti dal fischio di inizio non è il massimo.

La forza dell’Inter è stata quella di saper reagire subito, costruendo due ottime occasioni con Dzeko, di cui una sprecata malamente ben imbeccato da Lautaro.

Poi arriva il momento del ToroBrozovic vede un corridoio esistente solo nella sua mente e Lautaro non si fa pregare bucando Terraciano e riportando in pari la sfida.

Salgono i ritmi e dopo qualche minuto Barella ributta in mezzo un pallone sull’out di destra, il guizzo di Martinez in semi girata è da cineteca e ribalta completamente il risultato.

Il resto della partita è un mix di occasioni sprecate e sofferenza, da segnalare due prodezze di Handanovic nel finale, alla sua (forse) ultima con la maglia nerazzurra e la fascia di capitano.

La Coppa Italia rimane a Milano sponda Inter, ed è la nona in bacheca, seconda consecutiva, per Inzaghi sono 7 finali su 7 vinte.

Zhang diventa il terzo Presidente più vincente della storia interista, ed ora c’è un sogno da completare, ma prima pensiamo all’Atalanta.

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