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L’avventura di Marcelo Brozovic con la maglia dell’Inter sembra giunta ai titoli di coda. Come riferisce La Gazzetta dello Sport, nel caso in cui dovesse far parte della rosa dell‘Inter anche nella prossima stagione il centrocampista croato sarà declassato e non indosserà più la fascia da capitano. Quello che era un pilastro, insostituibile, oggi appare come un pesce fuori d’acqua nella squadra di Inzaghi.

Dall’altra parte c’è Kristjan Asllani, pagato 14 milioni di euro in estate finora in campo 556 minuti in 20 presenze stagionali.

“Uno dei tanti misteri di questa stagione nerazzurra”sottolinea La Gazzetta dello Sport.

Dietro il trio Barella-Calhanoglu-Mkhitaryan qualcosa sta cambiando, come rivela la Rosa.

“Gli allenamenti ad Appiano e le ultime prestazioni a San Siro e pure fuori stanno dando una sentenza precisa: Brozo è sempre più traballante nella squadra, mentre nello stesso tempo Asllani scalpita alle sue spalle. Insomma, l’albanese potrebbe insidiarlo e prendersi qualche pezzetto di partita in più”.

Gli infortuni di Brozovic in questa stagione hanno costretto Inzaghi a trovare una nuova soluzione.

Hakan Calhanoglu ha preso il posto del croato, che oggi, nelle partite che contano, parte dalla panchina: “Questa Inter si è ormai settata, nei ritmi e nei movimenti, al gioco senza Marcelo”.

Il club nerazzurro cerca acquirenti per Brozovic, che appena una stagione fa rinnovava fino al 2026 a 6 milioni più uno di bonus.

Dietro alla ‘retrocessione’ di Brozovic nella gerarchia della fascia di capitano a favore di Lautaro, c’è un motivo specifico che va oltre il rendimento altalenante in campo, ovvero quello riguardante la gestione dei problemi fisici prima e dopo il Qatar.

Accanto alla situazione del croato c’è un Asllani che spinge per avere le proprie chance.

La società vuole valorizzare il suo investimento e vorrebbe vedere l’albanese più spesso in campo.

L’ex Empoli non gioca titolare dall’8 ottobre contro il Sassuolo, mentre non va in campo dal derby del 5 febbraio, quando fu mandato in campo nell’ultimo minuto di gara.

“Contro Udinese e Lecce, gare senza sussulti, Inzaghi ha scelto di dare minuti a un Gagliardini ai saluti piuttosto che a lui” ricorda il quotidiano.

Ora l’Inter spera che sia arrivato il suo momento e che possa dare il suo contributo in un mese ricco di gare decisive per la squadra di Inzaghi, impegnata su tre fronti.

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