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Intervenuto ai microfoni del MatchDay Programme di Inter-Udinese, Denzel Dumfries, esterno nerazzurro, ha ripercorso così la sua carriera fino ad arrivare alla sua esperienza a Milano:

“Sono diverse le persone che in qualche modo hanno segnato la mia vita professionale. L’allenatore che mi ha fatto debuttare, Alex Pastoor, sicuramente mi ha dato una chance importante per la mia carriera. David Mendes da Silva ha giocato con me allo Sparta Rotterdam, con lui mi sono confrontato sempre molto e poi Edgar Davids. Concentrazione, disciplina e determinazione sono caratteristiche essenziali che fanno parte della mia carriera.

La frase che mi rappresenta?

Un obiettivo senza un buon piano per raggiungerlo rimane solo un sogno.

Nella mia carriera ci sono diverse tappe importanti, la città in cui ho debuttato è Emmen in Olanda, li ho fatto la mia prima partita da professionista contro l’FC Emmen, una presenza importante perché è stata la prima. Milano è una bellissima città, ci sono tante cose da fare, è un posto dove si sta bene. Da piccolo la cosa che amavo di più era stare sui campetti da calcio e a giocare con i miei amici, è lì che è iniziato tutto, lì ho imparato tante cose e ho vissuto le prime gioie di questo sport.

Dove è cominciato il mio sogno?

Tanti anni fa, la prima volta che ho toccato un pallone mi è stato subito chiaro che avrei voluto diventare un calciatore professionista. Ho avuto diversi calciatori di riferimento, uno è Vincent Kompany, un difensore molto forte, sempre concentrato, con una grande capacità di lettura del gioco.

Se devo scegliere un goal che mi ha fatto emozionare…

dico il primo con l’Inter, quello contro la Roma. Ricordo il bel cross di Bastoni in area, io sono arrivato di corsa e ho colpito di testa per la rete del definitivo 3-0, è stato un momento bellissimo che ricordo sempre con piacere”, ha concluso.

Di

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