Il muro dell’Inter non potrà fare muro ancora a lungo con la società di cui difende i colori. I tempi sono maturi e a giorni la dirigenza nerazzurra si aspetta una risposta da Milan Skriniar sulla proposta di prolungamento del contratto messa sul tavolo dal club. Fresco di una Supercoppa vinta con la fascia al braccio – ma alzata dal capitano Samir Handanovic durante la premiazione -, lo slovacco ha ancora mezzo centinaio di ore per schiarirsi definitivamente le idee: da una parte un futuro a medio termine come leader dell’Inter, un compito cominciato ufficialmente a ottobre dopo il cambio di portiere titolare, dall’altra una nuova sfida che rappresenta sia un salto di carriera che un ampliamento del portafoglio.

La Supercoppa di Riad è stato il quarto trofeo in nerazzurro per Skriniar, che aveva tuttavia vissuto i primi tre senza la fascia, proprietà appunto di Handanovic. Milan, però, ha onorato questa “prima volta” con un’ottima prestazione in un reparto – e un collettivo più in generale – che ha permesso ad André Onana di impegnarsi davvero soltanto una volta su Rafael Leao. Resta curioso il fatto che capitano ufficiale (Samir) e vice (Skriniar) siano entrambi a forte rischio di permanenza. Anzi, per essere schietti, al momento la probabilità che resti a Milano anche soltanto uno dei due pare essere inferiore al 50%. In Arabia Saudita il 27enne ha messo anima e corpo a disposizione della squadra, ma ora – per qualche giorno al massimo – la sua testa non può limitarsi al fondamentale lavoro di Appiano Gentile. C’è una risposta da dare all’amministratore delegato Giuseppe Marotta e, eventualmente, una nuova meta a cui pensare.

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