La Procura Figc, dopo aver letto gli atti inviati dalla Procura di Torino sull’inchiesta ‘Prisma’, ha chiesto infatti la revoca della sentenza di assoluzione pronunciata a maggio dalla Corte federale di appello nei confronti della Juve e dieci club nel processo plusvalenze. La Corte avrà ora trenta giorni per convocare l’udienza in cui la Procura chiederà nuove sanzioni nei confronti del club bianconero e delle altre società coinvolte (otto, con l’esclusione di Napoli e Chievo).

Nelle 14mila pagine ricevute dagli inquirenti torinesi esistono “numerosi nuovi e ulteriori, indizi gravi precisi e concordanti idonei a modificare la decisione finale”.

Sulle plusvalenze sarebbero stati trovati documenti che sosterrebbero l’accusa in merito al ricorso da parte della Juve di plusvalenze artificiali: nel ‘libro nero di Fabio Paratici’, Cherubini parla di “eccessivo ricorso a plusvalenze artificiali” da parte dell’allora dirigente bianconero ora al Tottenham.

I documenti acquisiti negli uffici dei dirigenti e scritti a penna – come riporta ‘Repubblica’ – dimostrerebbero che il sistema messo in atto dalla Juve nello scambio di giocatori “sia preordinato solo esclusivamente con il fine di ottenere vantaggi economico-contabili, senza alcun rilievo di natura tecnica, considerando che i calciatori da scambiare sono indicati da una X”: il valore degli scambi a bilancio venivano dunque decisi prima di individuare i giocatori coinvolti (‘Repubblica’ cita il caso delle operazioni Andersson e Cotter con il Sion e dell’acquisto di un giocatore X per due milioni)

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