Esclusiva Pistocchi

FCInter1908.it ha intervistato il noto giornalista Maurizio Pistocchi per fare il punto sull’Inter dopo la chiusura dei Mondiali

Si è chiuso due giorni fa il Mondiale più discusso di sempre, un Mondiale che ha incoronato l’Argentina di Messi e Lautaro Martinez. Il tutto, mentre la Serie A si appresta a tornare in campo e subito con una sfida che sa di ultima spiaggia: Inter-Napoli. Di questo e tanto altro, FCInter1908.it ha parlato con il noto giornalista Maurizio Pistocchi.

Un ricordo di Sinisa Mihajlovic.

L’uomo non lo conoscevo abbastanza, ma ho avuto un rapporto molto empatico con lui, fin da quando veniva ospite a Pressing. Era una persona molto aperta, con una disponibilità mentale verso il prossimo e, tra l’altro, molto simpatica. L’ultimo ricordo che ho di lui vivo è su una spiaggia della Sardegna: palleggiavo con mio figlio, arriva lui alle spalle e mi dice sorridendo: ‘Non sei mica tanto capace!’. Mi trovo davanti questo pezzo d’uomo, un atleta straordinario. Un gigante. Il fatto che se ne sia andato così in fretta ci fa anche capire che, spesso, ci facciamo condizionare da cose che nella vita contano pochissimo. Aveva tutto: una bellissima famiglia, una solidità economica, un lavoro che gli piaceva da morire. Il mio pensiero ora va alla sua famiglia, perché so il dolore che provano. Il senso di mancanza, soprattutto in occasione delle festività, è ancora più grande.

Si è spento anche Mario Sconcerti.

L’ho conosciuto tanto tempo fa, ma l’ho apprezzato davvero l’anno scorso, quando l’ho frequentato in occasione della partecipazione a un programma televisivo. Lo devo ringraziare, perché, quando facemmo la prima edizione degli ‘Oscar del Calcio’, da me ideati e condotti in compagnia di Elenoire Casalegno al teatro San Babila nel ’98, la stessa sera c’era anche la premiazione del Pallone d’Oro. Il giorno dopo, il Corriere dello Sport diretto da Mario Sconcerti, propose in prima pagina il titolo ‘Oscar del Calcio AIC – Il vero Pallone d’Oro’. Non l’ho mai ringraziato abbastanza, perché quello fu l’imprimatur per una manifestazione che poi ebbe un grandissimo successo e che ebbe un’importante credibilità.

E’ stata una delle finali Mondiali più belle di sempre. Che calcio abbiamo visto?

Il mio giudizio sul Mondiale è molto positivo, perché, a differenza delle edizioni estive, i giocatori sono arrivati al Mondiale in una condizione atletica migliore, con circa 20 partite nelle gambe invece di 70 partite. Quindi, abbiamo visto squadre molto competitive, che hanno giocato in maniera aperta, fatta qualche rara eccezione. Abbiamo visto un calcio veloce e a volte spettacolare. E’ stato, dunque, un bel Mondiale. Sono contento che abbia vinto l’Argentina, che avevo pronostico come vincente; sono felice perché lì vivono tanti discendenti di italiani, perché il club più importante d’Argentina, il Boca Juniors, è stato fondato da italiani, perché tra noi e gli argentini c’è una comunanza etnica, ma anche temperamentale; infine, sono contento per Messi, che vede celebrata finalmente anche con il Mondiale la sua straordinaria carriera. Ha arricchito il calcio mondiale negli ultimi 20 anni con la sua qualità e la sua serena gioia nell’esprimere calcio. Meritava il Mondiale, è il degno tributo a un giocatore straordinario, che entrerà sicuramente nella storia del calcio come una delle leggende più prestigiose.

Messi si è seduto definitivamente accanto a Maradona e Pelé sul trono dei più grandi?

I tre più grandi giocatori della storia del calcio sono tre argentini: Maradona, Messi e Di Stefano. Chi ha visto giocare Di Stefano, dice che fosse il più grande di tutti, chi ha visto Maradona sostiene che sia stato il migliore di sempre. I miei figli, che non hanno visto Maradona ma che hanno visto Messi, dicono che Messi è il più forte. Questo è per dire che non ci può essere una valutazione assoluta, portando ai tempi nostri giocatori di un’altra epoca. Maradona, se giocasse oggi, farebbe molto meglio, visto il diverso regolamento che lo tutelerebbe maggiormente. In ogni caso, non potrebbe avere i numeri straordinari che ha Messi. Anche Maradona ha giocato nel Barcellona come Messi, ma era un’altra squadra, anche se comunque fra le più forti d’Europa. I numeri di Messi in termini di gol e assist sono superiori agli altri giocatori nella storia. Ognuno è stato il più grande della sua epoca. Io ho fatto le mie personali classifiche: il migliore degli anni ’50 è stato Di Stefano, degli anni ’60 Pelé, degli anni ’70 Cruyff, degli anni ’80 Maradona, dal ’90 al 2000 c’è stato Ronaldo il Fenomeno. Dal 2000 a oggi c’è stata grande competizione tra CR7 e Messi, ma Messi alla fine ha dimostrato di essere il più forte, forse il migliore di sempre.

Come valuta il Mondiale di Lautaro?

E’ un giocatore di ottimo livello, che necessita di un gioco diverso rispetto a quello dell’Argentina e, soprattutto, non è il compagno d’attacco ideale per Messi. Mi spiego: Anche se ha già giocato e fatto bene con Messi, il Messi arrivato al Mondiale ha voluto e dovuto avere un’Argentina costruita su di lui per poter vincere. In questo senso, in fase di non possesso, Julian Alvarez ha fatto un lavoro straordinario, che Lautaro non avrebbe potuto fare per caratteristiche fisiche diverse: Alvarez è una seconda punta che fa gol, che sa fare il trequartista e l’attaccante; Lautaro, invece, è una prima punta, che dà il suo meglio all’interno dell’area di rigore. Lautaro farà benissimo al ritorno in campionato perché ritroverà Lukaku, una coppia fantastica, come abbiamo visto già all’epoca Conte. Il suo Mondiale, comunque, lo valuto da 7,5. Al di là del rigore decisivo contro l’Olanda, il gol del 3-2 in finale di Messi nasce da una sua azione. Quindi, valuto il suo Mondiale molto positivamente.

L’Inter il 4 gennaio affronta il Napoli. Ultima spiaggia scudetto?

E’ l’ultima spiaggia per l’Inter, che ha la possibilità di riaprire il campionato, anche se sarà molto difficile. Il Napoli è una grossissima squadra, con alternative importanti. Spalletti e la società hanno fatto un grande lavoro. Questo campionato può perderlo solo il Napoli: dovesse continuare a giocare come fatto nelle prime 15 partite, per gli altri ci saranno poche possibilità.

Thuram e Scalvini sarebbero buoni rinforzi per i nerazzurri?

Scalvini mi piace moltissimo: può fare il centrocampista ma anche il difensore, è giovane, italiano, e ha una grande personalità. Per quanto riguarda Thuram, invece, non capisco la collocazione: con il 3-5-2 di Inzaghi, Thuram c’entra poco. Non può certo giocare al posto di Dimarco o di Gosens. E’ un attaccante, perfetto per il 4-4-2. Sarebbe stato l’ideale per sostituire Perisic in un 4-4-2, dato che non ha quella fase difensiva. Credo sia urgente che Inzaghi pensi a qualcosa di diverso, visto che l’Inter è diventata molto prevedibile. Dovrebbe alternare il 4-4-2 col 3-5-2, come fatto dall’Argentina ai Mondiali.

Plusvalenze e manovra stipendi, Juventus nel ciclone. Oltre alla brutta figura internazionale, rischiamo una nuova Calciopoli?

Qui chi rischia prima di tutto una brutta figura è la Federazione, e soprattutto la Procura Federale diretta da Chinè, che ha frettolosamente chiuso la archiviato l’argomento plusvalenze, cercando di salvare il salvabile, ma quando il salvabile non è più salvabile. Dagli atti si evince che il sistema plusvalenze adottato dai club italiani è farlocco, totalmente. Riguarda tutti i club della Serie A. Se questo processo alla Juventus dovesse dimostrare l’insussistenza, l’incoerenza e l’inattendibilità del sistema plusvalenze così come viene codificato salterebbe in aria il calcio. Se venisse accertato un illecito, salterebbe il banco anche dal punto di vista sportivo: ovvio che la competizione risulterebbe falsata se fosse accertato che, alterati i bilanci, si è creata competizione in maniera scorretta. Non credo succederà qualcosa di clamoroso, visto che a giustificazione di tutto ciò verrà portato il solito argomento del ‘lo fanno tutti’. E’ il modo per mettere il coperchio sul bidone della spazzatura, ma ormai il tanfo è stato avvertito da tutti. C’è davvero un cattivo odore sul calcio italiano.

Di

Scopri di più da SPONDA NERAZZURRA

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading