Con la sosta temporanea del campionato, l’Inter si concentra al massimo sul mercato per rinforzare la squadra in ottica futuro. Ai già tanti nomi selezionati si aggiunge anche quello di Piero Hincapié, ecuadoriano del Byern Leverkusen che ha impressionato la dirigenza nerazzurra. Hincapié attualmente è un giocatore con molte pretendenti e ammirato dal d.s. Piero Ausilio al Mondiale, il suo nome è rimasto sul tavolo dei dirigenti per capire la fattibilità del colpo.

Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, l’Inter non vuole trovarsi scoperta, ma pronti ad ogni possibile scenario:

Di certo, i nerazzurri non vogliono farsi trovare impreparati se ci fosse una casella da riempire. Il panorama va comunque osservato dall’alto, a 360 gradi: dalla partita a poker per il rinnovo di Skriniar, giunta ormai all’ultima mano, alle posizioni di De Vrij e Acerbi, entrambe in divenire. Non bastasse, anche Alessandro Bastoni (scadenza 2024) non è più così sicuro di avere un lungo futuro interista: per età e prospettiva, è uno dei difensori più accattivanti su piazza e le chiamate esplorative dalla Premier, anche negli ultimi giorni, non si sono fermate.

Insomma, l’azzurro non è mai uscito dalla categoria dei “sacrificabili” e, per premunirsi nel caso venga ceduto proprio lui sull’altare dei conti (entro il 30 giugno), i nerazzurri hanno iniziato a guardarsi intorno con una certa insistenza:

L’idea ecuadoriana in passato ha già sfiorato altre squadre italiane, Napoli e Milan su tutte, ma col passare dei mesi l’Inter potrebbe approfondire, anche perché rapita dalla duttilità di un centrale modernissimo: non solo è adatto a giocare 3 (o a 4), ma all’occorrenza potrebbe pure spostarsi sulla fascia risolvendo altri problemi per Inzaghi.

Un anno fa è finito in Bundesliga per 8 milioni più bonus, con la benedizione del presidente del Talleres, la squadra argentina in cui aveva fatto tappa per un anno dopo gli esordi all’Independiente del Valle, giusto a mezz’ora di macchina dalla capitale Quito: «In prospettiva è il miglior difensore centrale del Sudamerica…», aveva sentenziato il suo dirigente prima di venderlo. Cresciuto con il mito di Puyol, ha così tanta personalità che potrebbe regalarne un po’ a chi gli sta a fianco: «Per me non esiste palla persa…», tuonò un giorno. Anche in questo caso, però, la concorrenza abbonda, e lo stesso Antonio Conte col Tottenham è un’insidia reale: si ragionerà su una base di 30 milioni e, al momento opportuno, con un mini-tesoretto raccolto dalle cessioni, l’Inter vorrà prendersi la pole.

Di Laura Galli

23 | Como | ⚫🔵

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