Ecco le nostre pagelle commentate relative alla partita di ieri tra Inter e Viktoria Plzen che ha visto i nerazzurri vincere per 4-0

Le pagelle di Inter-Viktoria Plzen

Onana 6

Qualche uscita alta e giusto un paio di parate semplici. Ci vuole altro per impensierirlo. Spettatore non pagante.

Skriniar 6.5

Ha pochi grattacapi da gestire. Le poche volte che viene chiamato in causa chiude la saracinesca e non fa passare nessuno. Per il resto, spinge tanto e si concede diverse sgroppate palla al piede.

Acerbi 6+

Questa sera pochi straordinari anche per l’ex Lazio. Gestisce senza strafare e si concede una prestazione sufficiente. Qualche errore di precisione nei primi minuti, poi cresce e finisce la partita in massima tranquillità.

Bastoni 7.5

Il feeling con il compagno di fascia Dimarco è straordinario. Dopo due partite in panchina ritorna e sfoggia una prestazione con la P maiuscola, perfetto in fase difensiva e straripante in quella propositiva. Suo l’assist per Mkhitaryan che sblocca la partita.

Dumfries 6.5

Quando ha spazi per far esplodere tutta la sua fisicità è praticamente impossibile da fermare. Peccato che non sempre venga servito nella maniera adeguata per sfruttare tutto il suo potenziale. Deve ancora migliore nell’ultima giocata.

Barella 7.5

Due dei 4 goal di questa sera partono dai suoi piedi. È in un momento di strapotere mentale che lo porta a sfoggiare l’ennesima prestazione mastodontica. È praticamente in ogni zona del campo e non si risparmia nemmeno per un mezzo secondo, c’è chi giura di averlo visto anche sul terzo anello. Forza della natura.

Calhanoglu 7

Noi ridiamo e scherziamo, ma il turco da player basso sembra aver trovato il suo ecosistema perfetto, riesce ad esprimersi sempre al top. Fonte inesauribile di gioco, non si risparmia nemmeno in fase di interdizione. Brozo è avvisato.

Mkhitaryan 8-

Secondo gol consecutivo per l’armeno che sblocca la partita e si riconferma in uno stato di forma ottimale. Tatticamente intelligente, tecnicamente di un’altro livello, gioca e disegna calcio senza risparmiarsi. Sfiora la doppietta per un soffio con un grande tiro che si stampa su un palo. Un Micki così è difficile toglierlo dal campo.

Dimarco 8

Dopo la partita poco convincente in campionato, si riprende la scena sul palcoscenico più prestigioso della Champions e tira fuori dal cilindro una prestazione sontuosa. L’assist per Dzeko è una di quelle giocate da far rivedere all’infinito in tutte le scuole del mondo. Esce stremato al minuto ’76 dopo aver dato tutto.

Lautaro 7

Ennesima partita in cui non si risparmia e si dimostra nuovamente pronto a trascinare la squadra da leader. Spirito di sacrificio, giocate di qualità e un assist per Dzeko. Manca solo il goal (che meritava), ma questo non toglie nulla alla sua prestazione.

Dzeko 8+

“È vecchio”, “è bollito”, “non serve più”. Potremmo continuare all’infinito. E anche questa volta le chiacchiere se le porta via il vento. Si dimostra uno dei più decisivi, come sempre, e porta a casa ’71 minuti sontuosi sotto ogni punto di vista. Come se ciò non bastasse, ogni volta che incontra il Victoria Plzen è una sentenza

I VOTI DEI SUBENTRATI

Asllani 6

Controlla senza particolare fatica e dimostra di avere personalità ogni volta che tenta la giocata.

Correa 6

Si intestardisce spesso con palla al piede, cercando la gloria personale e sprecando troppi palloni. Nonostante questo, si muove bene e serve l’assist a Lukaku.

Gosens 6

A poco più di un quarto d’ora per mettersi in mostra, e di certo dopo un Dimarco così sugli scudi non è un impresa facile. Ci mette la voglia e in più di un’occasione prova ad incidere in avanti.

Gagliardini 6

Sufficienza politica per gli ultimi dieci minuti portati a casa senza grossi errori.

Lukaku 7-

Dopo due mesi il gigante buono è tornato, e appena messo piede in campo, segna una rete che sancisce la fine del suo periodo « no ». Prova anche a restituire il favore a Correa che però lo sciupa malamente. Bentornato.

Inzaghi 8

Lontano dal campo per la squalifica rimediata contro il Barcellona, prepara la partita in maniera impeccabile e ottiene per il secondo anno consecutivo la qualificazione agli ottavi di Champions, cosa non scontata prima del suo arrivo sulla panchina dell’Inter. Tutto questo in un girone difficile con Bayern e Barça. Zittisce i detrattori e rilancia l’Inter nel modo migliore possibile. Grande Mister.

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