In carriera Calhanoglu ha segnato quattro volte alla Fiorentina, di cui tre al Franchi. Il centrocampista dell’Inter ha poi servito anche quattro assist contro i viola che sono la sua vittima preferita in questa statistica. Un buon presagio in vista del match di sabato.

Il centrocampista turco sta fornendo grandi prestazioni nel ruolo di playmaker, non facendo sentire la mancanza di Brozovic.

Due gol (uno decisivo col Barcellona) e tre assist in tredici partite sono numeri molto buoni per un centrocampista. Ma di Calhanoglu vanno sottolineate soprattutto le prestazioni, in particolare quelle da regista dove sta giocando da ormai tre partite. E mezza, se consideriamo il secondo tempo col Sassuolo. Partite che, non a caso, hanno dato la svolta alla stagione dell’Inter e messo al riparo Simone Inzaghi.

Bravo Inzaghi : Calhanoglu regista differente

Al tecnico va riconosciuto il merito di aver creduto e puntato sul turco – dopo il tentativo fallito l’anno scorso – per sostituire Brozovic. Senza quello che veniva e viene giustamente considerato il faro della squadra, i nerazzurri proprio non riuscivano a vincere. Perlomeno nella gestione inzaghiana. Con l’ex Milan, invece, c’è stata una inversione di tendenza, con Barella (fondamentale pure il suo ‘recupero’) e soci riusciti a infilare tre successi nelle ultime tre, sfiorando il quarto al ‘Camp Nou’.

Naturalmente Calhanoglu ha caratteristiche diverse da Brozovic, al lavoro per provare a rientrare prima del Mondiale, e di conseguenza interpreta in maniera differente il ruolo di regista. L’ex Milan ha meno geometrie e (non ancora?) la stessa capacità di smarcamento del compagno, che per Inzaghi e tutta l’Inter rimane un elemento fondamentale, però ha una visione di gioco forse superiore e la giocata lunga di precisione, vedi l’assist di ieri a Barella per il definitivo 2-0 alla Salernitana. Il vero salto di qualità di Calhanoglu è avvenuto però in fase di interdizione. A beneficiarne i suoi colleghi di reparto e i tre difensori.

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