Le vittorie contro Sassuolo e Salernitana, i 4 punti contro il Barcellona, fiducia, vena realizzativa e piano del gioco ritrovati. L’Inter di Inzaghi sembra davvero essere rinata dopo un settembre a dir poco nero. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport (ndr), i momenti decisivi per la svolta sono rappresentati dai faccia a faccia avvenuti fra squadra e allenatore, arrivati dopo la sosta nazionali e dopo la sconfitta con la Roma.

Inter, umiltà ritrovata in tre punti chiave

I tre grandi temi affrontati sono legati alla questione umiltà. Ecco dunque che questi faccia a faccia si sono rivelati preziosissimi: l’Inter vista in campo con la Salernitana è sicuramente ben lontana da quella nervosa, sbracciante di qualche settimana fa.

Tre sono i punti su cui avrebbe lavorato Inzaghi. Quello principale riguarda proprio la questione degli atteggiamenti, al fine di cercare di eliminare reazioni rabbiose come la sostituzione di Bastoni o le sbuffate di Barella e Brozovic. Il secondo, mira al ritrovare il gioco di squadra: basta individualità, le partite non si risolvono da soli. Terzo ed ultimo punto tratta l’accettazione dell’avversario, saper soffrire, e uscire dai momenti di difficoltà.

Il punto di svolta

La Gazzetta dello Sport, inoltre, ha visto qualcosa di simbolico nella vittoria di ieri, trascinata al 2-0 sulla Salernitana da due marcatori che già avevano timbrato il cartellino al Camp Nou nel pazzo 3-3 di Barcellona:

“Una cosa chiedeva l’Inter, a questa domenica di metà ottobre: surfare sull’onda lunga di Barcellona, e non solo per la temperatura balneare di San Siro. Nell’atteggiamento. Nell’approccio. Nella continuità. Nel sacrificio. Nei marcatori. Lautaro e Barella avevano letteralmente ribaltato Xavi mercoledì scorso e un’ottantina di ore dopo hanno fatto lo stesso con la Salernitana. Testa e gambe che, ora sì, vanno nella stessa direzione. E ai simboli bisogna dar retta, i segnali vanno sempre rispettati”.

La partita è stata messa in discesa dal Toro, in gol per la 62esima volta in campionato al pari del bomber del Triplete Diego Milito, al 13° posto dei marcatori nerazzurri in assoluto in Serie A:

“aspettando Lukaku che sembra Godot, l’Inter è tornata a chiedere al Toro i gol della rimonta. Non ne segnava due di fila da agosto, e l’Inter proprio da agosto non vinceva due partite consecutive in campionato”,

riporta ancora la rosea.

Il raddoppio, splendido, è firmato da Nicolò Barella, che rientra centrocampista totale, e che ha già eguagliato il record di segnature in un singolo campionato nella sua storia nerazzurra:  tre, ma dopo sole dieci giornate.

Inter, Inzaghi e il suo self control

In virtù degli ultimi risultati maturati tra campionato e Champions, Simone Inzaghi, infine, spiega la Gazzetta dello Sport, si sente di nuovo solido al timone della sua squadra, convinto di potersi rilanciare nella corsa scudetto: “Siamo in ritardo in classifica, ma ci sono tante partite davanti a noi […] Io riesco a distinguere le critiche, quelle mosse nel modo giusto e quelle consigliate da altri. Non mi ha dato fastidio nulla, sono sempre stato focalizzato sulla mia squadra che so ciò che ha vinto in questi mesi con me; guardo il campo e vedo i ragazzi che si aiutano: è questo l’aspetto più positivo”.

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