Una volta si scriveva catenaccio, oggi si legge formidabile prova difensiva ma la sostanza non cambia, e quando è necessario non bisogna vergognarsi di praticarlo. Potrebbe essere riassunto così il secondo tempo dell’Inter col Barcellona, ma sarebbe riduttivo non sottolineare la grande abnegazione di tutta la squadra di Inzaghi, che ha fruttato tre punti fondamentali per la qualificazione agli ottavi.
In un San Siro ribollente, ieri sera l’Inter ha dovuto accettare di farsi schiacciare nella propria metà campo per tutta la ripresa, inaugurando un fatto inedito da due anni a questa parte. L’Inter di Inzaghi per mentalità è sempre stata propensa a giocare a viso aperto contro qualsiasi avversario, con risultati che però non sempre hanno pagato. Le circostanze di questo inizio di stagione travagliato hanno però portato il tecnico a riformulare la sua idea di calcio, e ieri sera l’applicazione di tutta la squadra ha consentito di portare a casa la partita.
Fatto sta che stavolta l’Inter ha interpretato tatticamente al meglio la gara disputando un primo tempo alla pari col Barcellona e chiudendo in vantaggio grazie alla rasoiata di Calhanoglu. Nel secondo tempo l’Inter ha dovuto fare di necessità virtù, ma i fatti gli hanno dato ragione ed ora l’Inter avrà due risultati su tre nella fondamentale sfida del Camp Nou.
Una vittoria che serviva come il pane, per la classifica del girone in primis, ma soprattutto perchè consente all’Inter di imbarcare una buona dose di autostima per le prossime partite, che è bene ricordare non consentono più margini di errore.
La prova di ieri sera certifica che c’è ancora vita nell’Inter, forse non bella come ci eravamo abituati a vedere l’anno scorso, ma sicuramente più pragmatica. Potrebbe essere questa la chiave di volta della stagione, cominciando da sabato col Sassuolo. Occorre un filotto di vittorie per risalire, ma per farlo serve uno spirito da Inter come quello di ieri sera. Speriamo che capiscano.
Avanti Inter