Non poteva mancare la parola di Ivan Zazzaroni sul proprio giornale, il Corriere dello Sport, riguardo la situazione dell’Inter, le sue parole:
L’editoriale di Zazzaroni
Non ho ancora capito se la bicicletta l’ha desiderata, e in seguito pretesa, o se gliel’hanno mollata. Per questo Steven Zhang, condannato a pedalare controvento, mi fa (quasi) simpatia. A soli 30 anni, trentuno a dicembre, gestisce una situazione complicatissima perfino per un mostro della finanza, prendendo decisioni impopolari che obbligano il management a fare i salti mortali per tenere insieme la baracca.
Al figlio del grande capo Suning è capitato di tutto: il crollo del Gruppo, gli effetti dei diktat governativi che hanno messo in crisi più di un colosso locale, la pandemia e uno degli scudetti più sofferti, tecnicamente meritati, ma fiscalmente agevolati, della storia. Dopo il quale il Nostro ha anche subìto l’addio per sfiducia manifesta del padre naturale del titolo, Antonio Conte. Proprio attraverso lo scudetto Zhang ha però conosciuto il consenso del popolo interista, che più avanti ha aperto gli occhi sulla disastrosa situazione finanziaria e sui limiti del club; club che è dovuto ricorrere a prestiti a tassi killer.