Il progetto per il nuovo San Siro è partito, con l’avvio del dibattito pubblico, dopo la presentazione dell’aggiornamentl dello “Studio Di Fattibilità Tecnico Economica”. I lavori, che porteranno alla demolizione del vecchio stadio e la costruzione della “Cattedrale”, dovrebbero terminare nel 2027.

La stima dei costi di tutta l’operazione si aggira intorno a 1,3 miliardi di euro. I potenziali ricavi della nuova struttura, a pieno regime, garantiranno circa 120 milioni di euro a Inter e Milan. A questi, si sommeranno anche i ricavi della vendita di biglietti e abbonamenti.

Le tappe per i lavori sono già state stabilite, con l’inizio fissato per gennaio 2024 e la demolizione del vecchio Meazza a settembre 2027.

Il progetto, però, non prevede solo la nascita di un nuovo stadio, ma di una serie di impianti e spazi pubblici incentrati sullo sport.

Da Calcio e Finanza

“Il Masterplan prevede tre centralità volte alla valorizzazione degli spazi pubblici e allo sviluppo di funzioni dedicate alla comunità, creando un luogo di aggregazione all’interno della nuova GFU San Siro, sia per gli utenti locali che per gli utilizzatori delle funzioni Stadio e Centro Commerciale provenienti da altre parti della città”.

La suddivisione degli spazi

“Il primo polo, di tipo comunitario, si sviluppa da nord a sud dell’area e ne costituisce una vera e propria spina dorsale. Diverse attività aggregative urbane quali tavoli da backgammondomino e scacchi, oltre che gli orti urbani, favoriscono l’incontro tra generazioni diverse promuovendo principi di sostenibilità sociale. Inoltre, la presenza degli orti urbani segna la transizione tra tessuto urbano e natura, connettendosi alle dotazioni verdi metropolitane della città consolidata, in linea con le direttive della Municipalità espresse nel “Mosaico San Siro” (15/06/2022).

Il secondo polo, di tipo sportivo, si sviluppa da est a ovest, estendendosi dal Piazzale dello Sport fino al Nuovo Stadio. […] La creazione di un’area sportiva ha una forte valenza sociale e culturale e va letta come il tentativo di liberare l’icona San Siro, non in quanto “edificio stadio” ma come funzione aggregativa, per rendere lo sport accessibile a tutta la popolazione. Gli impianti sportivi diversificati e convenzionati, permettono infatti la massima fruibilità a tutte le tipologie di utenza.

Il terzo polo diffuso si estende lungo il fronte sud del Masterplan, adiacente a via dei Rospigliosi, e rappresenta la facciata oltre che il principale portale d’accesso al quartiere San Siro. Quest’area d’interfaccia con la città consolidata invita all’esplorazione del nuovo quartiere e diventa suolo per l’appropriazione urbana da parte della comunità, un grande spazio dedicato all’esposizione temporanea e alla libera espressione individuale e sociale. Pertanto, il fronte sud del Masterplan e progettato sul modello della “shared street”, il cui dominio pedonale prevale nel caso di eventi nel Comparto Stadio.

Si è prevista la realizzazione di campi sportivi per le attività più disparate: uno skateparkcampi da tennisstreet basketcalcio a 5padelatletica leggera e attività ginniche. Saranno inoltre predisposti dei piccoli anfiteatri verdi per lezioni di balloginnastica e yoga o per piccoli concerti o rappresentazioni”.

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