Come stanno le cose per la panchina dell’Inter? Tante domande dopo il disastro di Udine, già tre sconfitte in Serie A e una in Champions League. Oggi dagli studi di Sky Sport, arrivano aggiornamenti dall’inviato Matteo Barzaghi: “Al momento, quel che filtra dall’Inter è che Simone Inzaghi non è a rischio. Di sicuro nel club non si è contenti della situazione, ecco perché dopo la sosta ci si aspetta una reazione di carattere dei giocatori e dell’allenatore. Da quanto sappiamo, finora non si sta discutendo un esonero, Inzaghi non rischia ma da ora fino allo stop per il Mondiale c’è bisogno di reagire perché saranno i risultati a determinare”.
Ecco, prima del Mondiale serviranno risposte perché altrimenti potrà rischiare davvero, secondo La Gazzetta dello Sport: “L’aria è pesante, dentro l’Inter. E chiama in causa tutti, giocatori compresi, pure se inevitabilmente nel mirino finisce l’allenatore. Non può essere altrimenti. E allora è giusto andare dritti al punto: Inzaghi non rischia l’esonero. Non è un tema di discussione oggi, non saranno decisive neppure le partite (difficili) alla ripresa contro Roma e Barcellona.
C’è un però!
Attenzione, però. Perché la fiducia del club non può essere illimitata, neppure a fronte di un contratto rinnovato solo tre mesi fa. Un orizzonte temporale è corretto stabilirlo, per la prima volta. La società prenderebbe in considerazione l’idea di cambiare allenatore solo più avanti, solo se – ipotesi – l’Inter non avesse dato dimostrazione di cambiare marcia da qui fino alla sosta per il Mondiale. In soldoni: se a metà novembre l’Inter avrà ancora questi problemi, se Inzaghi non sarà riuscito a dare una sterzata alla situazione, allora sì che la sua posizione sarebbe a rischio. Perché accada prima, perché la panchina cambi padrone più rapidamente, dovrebbe verificarsi un crollo verticale. Ma non è questo il pensiero dei dirigenti, ad oggi”.