Marotta e Inzaghi

Beppe Marotta sta provando a cedere 5 esuberi che non rientrano nei piani di Inzaghi

Da Lazaro a Salcedo passando per Agoume: Marotta a lavoro per piazzare gli esuberi

Sono cinque gli elementi della rosa di Inzaghi che la dirigenza nerazzurra deve piazzare entro la fine del mercato. Si tratta di SanchezPinamontiLazaroSalcedo Agoume. Oltre ai motivi tecnici, il discorso si sposta sul lato economico: questi cinque contratti pesano ben 20 milioni lordi sulle casse del club. Vederli lontano da Milano sarebbe un bel sollievo per Zhang.

La questione più delicata riguarda Alexis Sanchez

Il cileno è stato accantonato da Inzaghi, che non lo ha convocato neppure per le amichevoli. L’ex Barcellona continua a rifiutare destinazioni poco gradite poiché ambisce a trovare spazio in una big europea. E l’Inter non può fare altro che attendere. “Non hanno avuto conferma le voci sul Napoli, neppure quelle provenienti dalla Spagna di un interesse presunto del Siviglia. Il sogno di Alexis, ancora vivo, è quello di tornare al Barcellona. All’Inter il suo stipendio pesa 10 milioni lordi, grazie ai benefici del Decreto Crescita”, ricorda la Gazzetta dello Sport.

Con le cessioni ci sarebbe spazio per un nuovo difensore

Anche su Pinamonti il nodo non si scioglie. Il no alla Salernitana ha di nuovo complicato i piani di Marotta che aveva in mano l’accordo con i campani. Lui aspetta Atalanta o Sassuolo. Timidi interessi dalla Bundesliga per Lazaro, qualcosa in Italia per Salcedo e Agoume. Ma nulla ancora di concreto. “L’Inter ha già diminuito di circa 35 milioni di euro lordi – al netto dell’incentivo concesso a Vidal – il monte ingaggi con gli addii fin qui completati. Superare quota 50, vorrebbe dire aver centrato il traguardo chiesto dalla proprietà. E magari aver fatto spazio all’ultimo colpo in entrata del mercato, il difensore centrale chiesto da Inzaghi per completare il reparto. Di sicuro Marotta e Ausilio hanno bisogno, per centrare la riduzione del 15% del monte ingaggi chiesta dalla proprietà, di abbassare il più possibile la quota dei 20 milioni. Non sarà possibile farlo del tutto, perché una parte sarà destinata ai famosi incentivi all’esodo”, evidenzia la rosea.

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