Asslani

Arrigo Sacchi, ex Milan, propone alla Gazzetta dello Sport la sua idea per la nuova Inter. L’idea tattica di Sacchi consiste nel proporre la difesa a 4 con il doppio regista. Ossia Sacchi propone per la nuova Inter il duo Brozovic-Asslani. Ma leggiamo nel dettaglio le parole di Sacchi.

Inter: Sacchi e le tattiche per la nuova Inter.

E se avesse ragione Sacchi sul difensore centrale «regalato» agli avversari? Quella dell’ex c.t. azzurro è una battaglia tattica e ideologica non nuova: Sacchi non ama la difesa a tre, la considera uno spreco quando gli avversari attaccano con un giocatore soltanto, perché significa concedere un elemento dietro, rischiando l’inferiorità nelle altre zone.

Idea Asllani con Brozovic

A un’Inter molto fisica non farebbe male aumentare le fonti di gioco creative: gli arrivi di Mikhitaryan e Asllani sono significativi in questo senso. L’ex Empoli è stato fin qui una delle rivelazioni. Brozovic è intoccabile, la sua leadership non solo tattica non si discute: impressionanti le statistiche, compresi i punti persi quando lui non gioca. Si sono già visti accenni di doppio play, come succedeva con Calhanoglu più arretrato. Rinunciando a un centrale difensivo, Inzaghi potrebbe creare una mediana più densa e palleggiante, con Barella e Asllani ai lati di Brozovic, e Calha (o Miki) più avanti. Sembra la fotografia di un 4-3-1-2, sistema che in Europa è ancora meno frequente del 3-5-2 di Inzaghi. Ma il calcio liquido di oggi rifiuta le etichette: diciamo che sarebbe un centrocampista in più in un’Inter che già alterna la manovra dal basso con i lanci lunghi. E ora che c’è Lukaku la profondità aumenterà.

Asllani è un centrocampista completo, può giocare davanti alla difesa, fare la mezzala di regia, ritornare trequartista come alle origini. Problema: chi sarebbe il sacrificato? Intoccabile Skriniar, potrebbe essere De Vrij a concedere il posto, obbligando Bastoni a una duplice svolta: adattarsi alla difesa a quattro, una richiesta che gli farà anche la Nazionale dopo l’addio di Chiellini; e responsabilizzarsi da guida tecnica del reparto arretrato, compito che non può essere assegnato al marcatore Skriniar. Se poi lo slovacco dovesse essere ceduto…”,

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