Bremer

La cessione di Gleison Bremer alla Juve fa parlare dopo più di 24 ore. Fa parlare non solo per la beffa nerazzurra che si è vista sottrarre un colpo trattato da 7 mesi e nemmeno per la vittoria di Cairo. Vittoria di Cairo dovuto al guadagno di 50 milioni di euro contro una clausola valida da gennaio 2023 di 15 milioni che incombeva. Vittoria contro l‘Inter che fra prestito e contropartite arrivava a malapena a 40 milioni di euro.

Sorride anche Gleison che da 3 milioni si vede guadagnare 6 milioni per 5 anni. 6 milioni che non cancellano la figura di piccolo uomo per un calciatore che parla del suo futuro alla Juve postando una foto con la fascia del Torino. Tutti gli interisti ricorderanno in questo momento l’aneddoto di Sandro Mazzola che rifiutò la Juve in onore di suo padre, morto nella tragedia che vide coinvolta il Grande Torino.

Ma la vera vittoria di Cairo riguarda il retroscena riportato da Libero riguardante  un prestito della Exor, controllata da Agnelli, alla Lodo Blackstone di Cairo di 60 milioni + 10 per l’acquisto della Rcs del Corriere della Sera.

Ma leggiamo nel dettaglio le parole di Libero.

Cessione Bremer: il retroscena raccontato da Libero

“Tra i due litiganti Inter e Juventus gode Urbano Cairo, cioè colui che più aveva da perdere nella commedia-Bremer”.

“Cairo ha quindi venduto alle migliori condizioni un asset che avrebbe sicuramente perso, ottenendo quasi quanto chiedeva (50 milioni). Se vista in questi termini e contestualizzata nel mercato italiano, dove di soldi ne girano pochi e dove vendere è più difficile che comprare, la cessione di Bremer è un piccolo capolavoro. Il presidente ha atteso che si creasse un duello sul suo giocatore, rischiando di rompere con i nerazzurri e restare con uno scontento in rosa fino a gennaio. Ha benedetto l’ingresso in scena della Juve e alla fine, per difendere la scelta di vendere ai rivali cittadini che fa imbestialire i tifosi, potrà sempre dire di aver privilegiato il miglior offerente e di aver quindi difeso gli interessi del suo club”.

“In ambienti finanziari si sospetta chi sia un affare legato al Lodo Blackstone, nella fattispecie che Exor abbia dato una mano a Cairo per sostenere le spese da 60 milioni (più 10 di spese legali) per il riacquisto da parte di Rcs della sede del Corriere della Sera di Via Solferino. Per questo si guarderà con curiosità la gestione dell’incasso nel Torino: il mercato piange, la rosa è incompleta e Juric freme. Chissà se ora si sbloccherà”.

 

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