Non è un mistero che tra l’Inter e Sanchez ci sia uno strappo impossibile da ricucire, e la mancata partenza del cileno per Ferrara, per l’amichevole di stasera (Inter-Monaco, 20.30, su Sportitalia), ne è solo l’ennesima prova.

Dichiarato fuori progetto mesi fa, insieme ad Arturo Vidal (che ha già rescisso il suo contratto e ha trovato casa in Brasile, al Flamengo), Alexis Sanchez invece ha deciso di puntare i piedi.

Il giocatore continua a rifiutare tutte le proposte arrivate finora, in attesa di una chiamata, assai improbabile, da parte del Barcellona, ma rifiuta anche la risoluzione del contratto con l’Inter (ultimo anno, a 7 milioni) finché non troverà una squadra che sia di suo gradimento.

La richiesta di Sanchez è il trasferimento in uno dei quattro top campionati europei (Liga e Premier in cima alla lista dei desideri), rifiutando qualsiasi offerta arrivata dal Sudamerica o da campionati europei non ritenuti “alla sua altezza”.
Altro nodo da sciogliere è quello legato alla buonuscita del giocatore. Non avendo richieste per l’acquisto del suo cartellino, l’Inter sarà costretta a negoziare una buonuscita con il cileno, che finora ha rifiutato i 4 milioni offerti dal club milanese, e sembra intenzionato a puntare i piedi finché non troverà la squadra dei suoi sogni.

Lo strappo, dunque, è netto, con l’Inter che ha fretta di trovare una soluzione, per risparmiare sull’oneroso ingaggio del giocatore, e Sanchez che, forte del suo contratto, non intende abbandonare la nave senza aver preso tutto ciò che gli spetta.

La permanenza di Sanchez, oltre a indispettire i tifosi, sta creando non pochi problemi alla società, in ottica mercato, che rischia di veder sfumare la possibilità di ingaggiare Paulo Dybala.

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