Oggi si è svolto a Firenze presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano , l’incontro fra la Figc, il direttore Financial Sustainability and Research Uefa Andrea Traverso e i club di Serie A. L’incontro si è basato in particolare sulla necessità da parte del calcio italiano di equilibrare l’assetto finanziaro dei vari team della massima serie. Le nuove norme Uefa saranno più stringenti ma andranno in vigore in maniera graduale nelle prossime tre stagioni.
Figc : le parole di Gravina sul nuovo Fair Play
Gabriele Gravina, presidente della Figc e capo della Commissione Club Licensing della Uefa spiega la riforma. Riforma dove il Fair Play non intende solo il dato finanziario societario ma lo lega al concetto di sostenibilità.
Ma leggiamo con attenzione le sue parole: “Questa riforma rappresenta una svolta epocale per il calcio europeo. È stata varata a conclusione di un processo complesso e condiviso con le Federazioni, le Leghe, le Società e i calciatori e rappresenta un contributo, speriamo decisivo, per arrestare la pericolosa tendenza allo squilibrio dei conti dei Club. Abbiamo organizzato questa riunione perché, insieme alla Uefa, riteniamo utile confrontarci su queste tematiche; la Figc ha ben chiara la criticità del momento e per questo, sulla stregua di quanto approvato in sede europea, anche in Italia ci stiamo preparando ad una programmazione triennale che miri ad una gestione più virtuosa”.
Argomenti della nuova riforma Uefa
Gli argomenti principali della nuova riforma Uefa sono: costi, ricavi, pandemia, ricapitalizzazioni, debiti e interessi. L’obiettivo è quello di uniformare il sistema calcio a livello continentale e renderlo sostenibile.
Traverso poi nella riunione indetta dalla Figc ha esaminato la situazione italiana. Preoccupanti i dati del biennio 20/21 dove il calcio europeo ha perso 7 miliardi. Il fattore più preoccupante però, sono le perdite dei club italiani, pari a quelle dei club inglesi, con la differenza che i club nostrani fatturano meno della metà.
I club italiani dovranno dunque mettersi in regola per una riforma che è entrata in vigore il 1 luglio e con attuazione graduale nei tre anni. Tre anni nei quali i club dovranno rispettare i paletti: solvibilità, stabilità e controllo dei costi per ottenere la licenza alle coppe europee.