È finalmente giunta la settimana delle visite mediche dei nuovi acquisti in casa Inter.
L’Humanitas di Rozzano e il Coni si preparano ad accogliere Lukaku, Asllani e Bellanova per le visite mediche di rito, che porteranno poi alla firma dei contratti e alla chiusura definitiva dell’affare che ha incendiato il calciomercato nerazzurro.
Oggi la dirigenza stilerà il calendario, ma il primo a effettuare le visite sarà sicuramente Lukaku, già prenotato per mercoledì 29, per rientrare all’interno del Decreto Crescita. Un intoppo di tipo fisico manderebbe a monte tutta l’operazione, e l’Inter non vuole farsi trovare impreparata arrivando all’ultimo giorno disponibile.
L’arrivo di Lukaku a Milano sarà pianificato al dettaglio, durante una riunione operativa che si svolgerà oggi nella sede nerazzurra, in viale della Liberazione. “Verrà garantito un servizio di sicurezza importante oltre che un annuncio con tutti gli onori del caso”, afferma il “Corriere dello Sport”.
Successivamente alle visite mediche di Lukaku, mercoledì stesso o nei due giorni successivi, sarà poi il turno di Asllani e Bellanova.
LE OPERAZIONI DI MERCATO
La trattativa più seguita, ovviamente, è stata quella che ha riportato il belga a Milano dopo un solo anno nel Paese di Sua Maestà. Una contrattazione lunga e complessa, come una partita a scacchi che l’Inter ha dominato, dando scacco matto al Chelsea, risolvendo il tutto con un prestito a 8 milioni di parte fissa, più 4 legati ai risultati della squadra. L’intervento di Lukaku è stato decisivo per la riuscita dell’affare, che ha rinunciato a metà del suo stipendio, pur di tornare a vestire il nerazzurro.
Le operazioni per Asllani e Bellanova sono risultate relativamente più semplici. L’albanese lascia Empoli per 14 milioni più 2 di bonus. L’esterno rossoblu lascia la soleggiata Sardegna per un prestito a 3 milioni, con diritto di riscatto fissato a 7.
In attesa delle visite mediche, ci prepariamo alle presentazioni dei nuovi giocatori nerazzurri, che con tutta probabilità raggiungeranno subito Inzaghi in ritiro, a partire dal 6 luglio.