Lu-La-Dy: una sigla che letta così potrebbe non avere un senso compiuto. In realtà questa sigla rappresenta il sogno di una squadra e dei tifosi di vedere calcio a 360 gradi con un trio da paura. Trio che corrisponde ai nomi di Lukaku, Lautaro e Dybala. L’Inter che l’anno prossimo potrebbe contare su una batteria d’attaccanti che mancava dai tempi di Ronaldo,Vieri, Baggio e Recoba. Ma passiamo all’analisi del trio Lu-La-Dy: Romelu Lukaku, l’attaccante capace di superare tre difensori grazie alla corsa e alla prestanza fisica, Lautaro con le sue incornate e i gol da cineteca e Dybala con le sue giocate, i suoi gol e le punizioni da Joya.
Un sogno per qualsiasi allenatore. Ma che potrebbe per alcuni rappresentare un problema visto il 3-5-2 di Simone Inzaghi con sole due punte. In realtà il problema si potrebbe risolvere schierando un 3-4-1-2 con Dybala dietro le due punte , ruolo che potrebbe essere interpretato anche dalle mezzali Calhanoglu e Mkhitaryan. Ma in una stagione che inizia ad agosto con 4 partite in un solo mese, 4 impegni come: Serie A, Supercoppa, Coppa Italia e Champions avere una batteria di tre attaccanti da ruotare è l’ideale. Ma leggiamo le parole degli esperti:
Il dilemma Lu-La-Dy:
Le dichiarazioni di Arrigo Sacchi:
“Ho sempre pensato che le squadre non si fanno con le figurine. Ero al Real Madrid – le sue parole a ‘La Gazzetta dello Sport’ – come direttore tecnico nel 2004-05, e mi chiesero di allenare. Sapete com’era composto l’attacco? Ve lo dico io: Beckham, Raul, Ronaldo, Zidane, Figo. In panchina, i primi due sostituti erano Morientes e Owen. Non era una squadra, era un film. Però mancava la trama. E allora io ringraziai il presidente, ma rifiutai. Per proteggere la difesa sarebbero stati necessari due mediani con i giubbotti antiproiettile. Le squadre hanno sempre bisogno di equilibrio“.
Strane queste dichiarazioni per un allenatore che ha vinto 3 Coppe Campioni con “figurine” come Van Basten ,Gullit e i famosi olandesi del Milan.
Beppe Bergomi sulla Lu-La-Dy:
“E’ possibile che Lukaku, Lautaro e Dybala giochino in un tridente? In partenza no… L’Inter nel suo complesso è modellata sul 3-5-2, a partire dalle mezzali che si esaltano in quei movimenti. E Brozo, in un centrocampo a due, non sarebbe più così determinante”.
Che cosa deciderà Simone Inzaghi? Aspettiamo l’ufficialità del tridente e se tridente sarà, cari tifosi, prepariamo i popcorn e godiamoci lo spettacolo della Lu-La-Dy.