Skriniar

Il club francese deve convincere i nerazzurri per Skriniar. Rifiutata la prima offerta da 50 mln, Marotta fermo alla richiesta di 80 milioni

Skriniar: la sua situazione

Per spiegare bene cosa è diventato Milan Skriniar per il mondo Inter, basterebbe farsi un giro sui social. Nell’ultima settimana, cioè da quando è emersa l’offerta ufficiale arrivata nella sede di Viale della Liberazione direttamente dagli uffici legali del Psg, non si parla d’altro e su twitter l’hashtag #SkriniarNonSiTocca è diventato velocemente di tendenza. Il punto di partenza, però, non può essere trascurato: l’Inter ha bisogno di chiudere in attivo di 80 milioni il prossimo esercizio e l’unica possibile via è quella di sacrificare almeno un big della rosa. Premessa d’obbligo, perché nessuno tra società e staff tecnico si priverebbe mai del centralone slovacco, considerato un perno del presente e del futuro. Ma poi bisogna fare i conti con la realtà e con le leggi del mercato.

L’ingaggio del PSG

L’Inter non ha deciso di sacrificare Skriniar, semplicemente su “Skrigno” è piombato il pressing di uno dei club più importanti e (economicamente) potenti d’Europa. E allora l’Inter non può non ascoltare, soprattutto perché la proposta avanzata al giocatore è di quelle totalmente fuori mercato per la Serie A, non solo per il club nerazzurro. Il Psg, infatti, sarebbe pronto a garantire a Skriniar un contratto quinquennale da 7,7 milioni netti a stagione, più del doppio di quanto percepisce oggi. Ed è vero che tra Inter e giocatore c’era una promessa di rinnovo da discutere e adeguare proprio in estate, ma di fronte a una proposta così, non c’è possibilità di rilanciare.

La prima proposta del PSG

Il club parigino ha mosso il primo passo anche con l’Inter, ma i 50 milioni offerti al momento non bastano. Difficile pensare che il Psg non provi almeno un rilancio, soprattutto dopo aver fatto capire al giocatore che c’è un interesse forte a portarlo sotto la Torre Eiffel.

Il rilancio per lo slovacco

Va considerata anche la volontà del giocatore; Skriniar non ha mai detto di voler lasciare Milano né tantomeno ha mai avuto atteggiamenti di insoddisfazione o mal di pancia. Professionista esemplare, da sempre. Che mette il lavoro e il sacrificio davanti a tutto. Il suo legame con l’Inter è solidissimo, quindi da questo punto di vista tifosi e club sono tranquilli. Ma poi ci sono i conti del club da tenere d’occhio e le esigenze di bilancio da soddisfare. Zhang è stato chiaro sull’obiettivo da raggiungere e allora ecco che l’avanzata del Psg su Skriniar potrebbe diventare una reale opportunità per far respirare le casse del club, senza dover aumentare il numero di cessioni importanti. C’è una legge non scritta nel calcio, che però aiuta a capire certi parametri di costi: l’ingaggio che si garantisce a un giocatore è quasi sempre vicino al dieci per cento del costo del suo cartellino. L’operazione allora è facile: se il Psg ha offerto a Skriniar uno stipendio da oltre sette milioni, significa che è pronto a spingersi fino a 70 milioni per il suo cartellino. E di fronte a una simile proposta, anche la richiesta di 80 milioni fatta dall’Inter vacillerebbe.

Priorità per il PSG

La rosa del PSG ha delle esigenze piuttosto chiare e il difensore centrale è una necessità impellente. Sul taccuino del nuovo d.s. Campos non c’è quindi solo il nome di Skriniar, ma la rosa dei possibili acquisti è composta da almeno tre o quattro nomi. Quello del difensore dell’Inter, però, sembra il profilo, per diverse ragioni. Intanto l’età, rapportata all’esperienza internazionale. Skriniar ha 27 anni, è nel pieno della maturità agonistica e nelle ultime due stagioni ha fatto un salto in avanti mostruoso a livello di rendimento. Quest’anno ha disputato per la quarta stagione consecutiva la Champions League, dimostrando ormai di essere pronto al confronto con i migliori attaccanti del mondo.

Intoccabile per tutti

A Milano, intanto, tutti sperano che il rilancio non arrivi. Per Inzaghi, Skriniar resta il vero intoccabile dei tre tenori di difesa, l’unico davvero insostituibile, come dimostra il pochissimo turnover concesso allo slovacco. Potesse votare, anche Simone si accoderebbe allo slogan del “non si tocca”: resta una speranza, difficile da coltivare a lungo. Se il Psg deciderà di avvicinarsi ai 70 milioni, non troverebbe più ostacoli sulla via per Skriniar. E forse, davanti a una cifra del genere, anche i tifosi che lo vorrebbero come nuovo capitano potrebbe provare a capire: nessuno vorrebbe “toccare” Skrigno, ma col suo sacrificio sarebbe più facile restare ancora al top.

Di

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: