Wilfred Gnonto, attaccante classe 2003, ha stupito ieri sera al suo esordio con la nazionale italiana. Applausi per lui, che ha confezionato non solo assist, ma recuperato e protetto tanti palloni. Sorride Mancini che potrebbe aver trovato uno degli uomini chiave della nuova rivoluzione targata giovani per il futuro della nazionale. Alla fine della partita Gnonto ha rilasciato un’intervista. Ecco le sue parole:
Le dichiarazioni di Gnonto
Sull’esordio in nazionale:
“E’ stata una settimana un po’ emozionante. Penso di aver sfruttato l’opportunità che mi ha dato Roberto Mancini con lo stage e ora mi trovo qua, per me esserci è un privilegio e voglio godermi il momento dando il meglio.”
Gnonto sul suo soprannome e sul suo idolo Raheem Sterling:
“Mi chiamavano il latinista del gol? Sì, a me il latino piaceva. Ho fatto 2-3 anni di classico, penso sia una cosa importante. Il mio modello è Raheem Sterling, un giocatore di livello mondiale. E’ molto duttile e determinante nelle sue giocate. E’ quello che provo a fare io. Cerco di giocare in tutte le posizione d’attacco”.
Gnonto parla dell’assist a Pellegrini per il momentaneo 1-0:
“Sapevo che Thilo Kehrer era ammonito, quindi quando ho preso palla non ho pensato ad altro che ad attaccare. Sono andato nell’uno-contro-uno, poi la palla era di quelle difficili per un portiere”.
Infine sulla scelta di lasciare l’Inter:
“A quest’età bisogna giocare. All’Inter ero come a casa mia, conoscevo tutti. Ma a un certo punto bisogna prendere rischi e decisioni difficili. Per fortuna i miei genitori e i miei agenti mi hanno aiutato rendendomi tutto più facile”.
Gnonto ha lasciato la Primavera dell’Inter nel 2019, andando in Svizzera nella squadra del Zurigo. Qui 8 gol in 33 presenze. Le sue reti decisive hanno portato alla vittoria del titolo contro la rivale Basilea. Ma chissà un giorno il calciatore possa tornare all’Inter dove lui si sente a “casa sua”.