Lo sappiamo, il DNA dell’Inter è pazzo, e lo si vede fin da “piccoli”.
La Primavera nerazzurra, che ha conquistato la semifinale nell’incontro con la Sampdoria, sfida il Cagliari per conquistare il secondo posto in palio per la finalissima, con il primo biglietto già staccato dalla Roma, che ha battuto 2-0 la Juventus.
LA FORMAZIONE DI CHIVU
1 Rovida; 19 Silvestro, 5 Hoti, 23 Moretti, 6 Carboni F.; 14 Fabbian, 4 Sangalli (C), 8 Casadei; 7 Peschetola; 38 Carboni V., 35 Zuberek.
PRIMO TEMPO
Uno-due, partiti, e lo Stadio Ricci di Sassuolo è subito infiammato dal Cagliari, che passa in vantaggio al 12′ con un calcio di punizione dal limite di Desogus.
I ragazzi dell’Inter non si fanno intimorire dall’immediato svantaggio e con Zuberek, Sangalli e i fratelli Carboni, si rendono subito pericolosi.
Nonostante l’arrembaggio nerazzurro, sullo scadere del primo tempo è ancora il Cagliari ad allungare le distanze, con un uno-due nel giro di due minuti, con Luvumbo e ancora Desogus.
Il primo tempo si chiude quindi con un sonoro 3-0 per i rossoblu.
SECONDO TEMPO
Il secondo tempo inizia con due cambi operati da mister Chivu: entrano Iliev e Jurgens, escono Peschetola e Zuberek.
L’Inter è ancora pericolosa, dimostrando di non volersi arrendere al risultato con cui si è chiuso il primo tempo e, prima con Franco Carboni, poi con Fabbian, fa tremare la difesa del Cagliari.
Al 58′, Chivu opera altri due cambi: Abiuso e Owusu prendono il posto di Fabbian e Valentin Carboni.
Quando l’Inter sembra aver ormai mollato la presa, al 77′, Abiuso riapre i giochi, approfittando di una respinta corta di D’Aniello, e scaraventa in rete il pallone dell’1-3.
All’88’, Chivu tenta il tutto per tutto e inserisce Grygar per Silvestri, ma il Cagliari è ancora a due gol di distanza.
Sembrerebbe ormai finita, ma la Pazza Inter cala tutto il suo repertorio e, su un calcio di punizione di Iliev, Abiuso mette la testa, firmando la doppietta e infiammando il finale!
L’arbitro concede 5 minuti di recupero e l’Inter, rinfrancata dal secondo gol, continua a pressare un Cagliari ormai allo stremo.
Non passa molto tempo prima che i nerazzurri trovino un pazzesco e rocambolesco pareggio: stavolta è Sangalli, anche lui di testa, a risolvere una mischia in area del Cagliari dopo lo spiovente di Iliev.
I tempi regolamentari si chiudono quindi con un incredibile e insperato 3-3, considerando come si erano messe le cose nei primi 45 minuti, e si va ai supplementari.
TEMPI SUPPLEMENTARI
L’Inter continua a macinare gioco alla ricerca del quarto gol. I cambi effettuati le permettono di impostare azioni offensive importanti, mentre il Cagliari, senza più i migliori in avanti, sembra aver finito la benzina e non può che chiudersi in difesa. Ai nerazzurrini andrebbe bene anche il 3-3, in virtù del miglior piazzamento nella regular season, ma Chivu non ci sta e ordina ai suoi di continuare premere sull’acceleratore. I supplementari vanno avanti con continui capovolgimenti di fronte, con una punizione al limite, da posizione pericolosissima, in favore del Cagliari, e un interessante tiro di Nunziatini (subentrato a Owusu), deviato in calcio d’angolo.
Allo scoccare del 120′, l’arbitro fischia la fine dell’incontro. È l’Inter a staccare il secondo pass per la finale.
I nerazzurrini di Chivu affronteranno la Roma, martedì 31, al Mapei Stadium di Reggio Emilia, per decretare chi sarà la nuova squadra Campione d’Italia.
Forza Inter!