Inter-Samp: le pagelle

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Mag 23, 2022
Inter-Samp formazioni

Ultima gara di campionato, ultime pagelle dell’Inter per questo 2021/22

PORTIERE

Handanovic: Un primo tempo di riposo per il portierone nerazzurro. Nel secondo tempo la Sampdoria si affaccia dalle sue parti, ma senza troppa convizione e trovando Handanovic sempre pronto. 6.5

DIFESA

Skriniar: Sicuro come sempre nella sua zona, che comunque subisce pochi tentativi di invasione blucerchiati. Caputo tenta di passarlo, ma Skriniar alza la Grande Muraglia Slovacca. Dalle sue parti, non si passa. 6

De Vrij: Solita partita in gestione per l’olandese dell’Inter, pochi pericoli, grande sicurezza. 6

Bastoni: Oltre alle grandi qualità difensive, Basto si distingue come sempre per le sue incursioni in attacco, dominando la fascia sinistra insieme al suo compare Perisic. Nel secondo tempo deve solo gestire e prendersi la meritata standing ovation da parte del popolo dell’Inter. 6.5

Dimarco: Entra con la voglia di chi vorrebbe ribaltare il mondo e il suo pianto finale è l’immagine del tifoso dell’Inter che corona il sogno di giocare nella squadra che ha sempre amato. “Te l’ho promesso da bambino, per sempre ti starò vicino” e ce lo auguriamo anche noi, Federico, perché hai ancora tanto da dare all’Inter. 6.5

Ranocchia: Mai una parola fuori posto, sempre pronto quando gli allenatori hanno chiesto il suo aiuto, salutato dai tifosi come un vero Capitano, che ci ha accompagnati in questi 11 anni di alti e bassi. Ci mancherai, Frog. 6

CENTROCAMPO

Dumfries: Partita tranquilla, senza grandi emozioni, ma sempre pronto quando l’Inter decide di sfruttare la destra per pungere l’avversario. 6

Barella: Ovunque guardi, Barella c’è. Solido in fase difensiva, prodigioso e prolifico quando la manovra si sposta in attacco. Serve il dodicesimo assist della sua stagione per l’imbeccata di Perisic, a dimostrazione che l’MVP come miglior centrocampista della scorsa stagione non è arrivato per caso. 7

Brozovic: Il metronomo del centrocampo dell’Inter. Tutte le azioni passano dai suoi piedi. I piedi dell’MVP come miglior centrocampista di questa stagione. Avevamo forse qualche dubbio? 6.5

Calhanoglu: Barella serve il suo dodicesimo assist? Calhanoglu lo segue a ruota. Insieme al compagno di reparto, diventa il miglior assistman dell’Inter, superando il record di 11 che apparteneva a Lukaku e Maicon. Per un giocatore bollato come discontinuo e scaricato a zero, non male. 6.5

Perisic: Se l’Inter avesse vinto lo Scudetto, nessuno gli avrebbe potuto negare il titolo di miglior giocatore della stagione. Corsa, qualità e intelligenza tattica le caratteristiche che lo descrivono meglio. Chiude la sua partita con un infortunio al polpaccio, ma anche con le stampelle non si nega all’abbraccio del popolo dell’Inter, che invoca a gran voce il suo rinnovo. 7.5

Vidal: Sarà per l’imminente addio all’Inter, sarà perché ormai entra a giochi già fatti, ma il suo ingresso in campo non convince e non incide. 5.5

Gosens: Pochi minuti sulle gambe, ma una gran voglia di dimostrare al popolo dell’Inter che non è arrivato a Milano solo per cambiare aria. Se queste sono le premesse, ci aspettiamo grandi cose nella prossima stagione. 6

ATTACCO

Correa: O ne facciamo due, o non ne facciamo nessuno. Ripaga la fiducia di Inzaghi, che lo inserisce dal primo minuto, con una sontuosa doppietta, dimostrando che forse non abbiamo ancora visto tutto quello di cui è capace. Come trailer per la prossima stagione, molto promettente. 8

Lautaro Martinez: Non segna, ma, con 25 reti stagionali, possiamo anche perdonargli qualche errore sotto porta nell’ultimo capitolo casalingo. Corre talmente tanto che sembra si stia preparando per la maratona, ma il momento più bello lo regala a partita finita, quando sotto la curva, incitato dai suoi tifosi, si scioglie in pianto. Citando Barella, “tranquillo Lauti, ci rifaremo l’anno prossimo”. 6.5

Caicedo: Mister, ma non era meglio dare qualche minuto a Sanchez? “Eh, amigo, i cambi sono così”. s.v.

ALLENATORE

Inzaghi: Nonostante da Reggio Emilia arrivino praticamente subito notizie poco confortanti, la squadra non si tira indietro e onora fino all’ultimo minuto il campionato. L’Inter gioca bene, costruisce tanto e spreca tanto, un po’ la sinossi di una stagione di transizione come questa. Al suo primo test con una big, Inzaghi porta a casa due trofei, la stima della società, della squadra e del pubblico. Però da adesso si fa sul serio. 8

San Siro: I tifosi non smettono mai di incitare la squadra, neanche quando da Reggio Emilia arriva la notizia più insperata. Dipingono tutto lo stadio di nerazzurro, cantano, incitano i ragazzi e, a fine gara, si fermano a tributare a tutti un applauso degno di un vincitore. Perché è così, l’Inter ha vinto e l’amore dei suoi tifosi è il premio più grande che potesse immaginare. 10 e lode

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