De Siervo

Assegnato il titolo di campione d’Italia, abbiamo i nomi delle contendenti per la prossima Supercoppa: il Milan, fresco campione d’Italia, e l’Inter, detentrice della Coppa Italia.

Ha parlato della sfida e di tanti altri argomenti Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, che a “La Politica nel Pallone” ha dichiarato: “Si disputerà in Arabia Saudita. È un contratto che abbiamo ereditato e questo è l’ultimo anno. La sfida si giocherà a gennaio: ancora una volta il nostro prodotto sarà esportato”.

NOVITÀ

Scartata dunque la possibilità di un incontro prima dell’inizio del campionato (si parlava del 12 agosto, in Italia) De Siervo ha aggiunto: “Per il futuro resta l’ipotesi della partita secca, ma l’assemblea sta valutando anche l’ipotesi spagnola, per una Supercoppa con le prime due squadre di ogni competizione, dunque semifinali e finali. Stiamo valutando il periodo a cavallo delle vacanze invernali”.

CONFERME

Pare che invece verrà riconfermato l’esperimento del calendario asimmetrico. In proposito, le parole di De Siervo, sono state: “Verrà riproposto, è uno strumento che consente maggiore elasticità nella riproposizione del calendario, tanto più sarà necessario l’anno prossimo dove ci sarà un Mondiale invernale e quindi saranno compresse le sfide delle coppe europee. Ci permette di inserire partite interessanti in ogni weekend”.

LA STOCCATA

De Siervo ha poi parlato anche delle cifre folli che girano nel calcio attuale: “Il successo nasce dalla capacità di tenere i conti in ordine e gestire una piazza dandosi delle regole normali. Quello che non va bene è quello che è successo a Parigi con Mbappé. Se nel calcio continueranno a esserci proprietà che hanno capacità di spesa illimitate disposte a fare follie, questo diventa un calcio insostenibile guidato solo dalla logica di chi ha più soldi da spendere. Il modello sano è quello che il Milan ha saputo costruire con i suoi manager, una crescita e investimenti ragionati. Nel calcio stanno finalmente entrando manager solidi e strutturati”.

PIRATERIA

Un altro attacco di De Siervo è stato quello al fenomeno in costante crescita della pirateria: “Dobbiamo fare tutti la nostra parte. Quando sentiamo persone che parlano del pezzotto e di modi illegali di vedere le partite, bisogna chiedere loro di smettere. La pirateria sottrae al calcio italiano oltre 300 milioni l’anno, risorse che verrebbero riservate sui nostri club. Deve finire questo triste primato degli italiani che sono sempre più furbi degli altri: in realtà siamo un paese di scrocconi, una cosa inaccettabile dal punto di vista civile”.

UNA NUOVA SERIE A?

De Siervo ha parlato anche della possibilità di una serie A a 18 squadre: “Sarebbe un terremoto. Io dico solo che le riforme si fanno insieme. Noi non siamo contrari, lo stiamo dimostrando con i fatti, ma la scelta di passare da 20 squadre a 18 sarebbe sanguinosa. Non è un tabù, ne stiamo parlando comunque, ma bisogna essere attenti perché significherebbe avere 76 partite in meno, oltre il 20% del prodotto e oggi non siamo in grado di ridurre i nostri ricavi perché la struttura dei costi delle società è rigida. È un processo che può essere affrontato ma tutti devono fare la propria parte, a partire dai calciatori che da lavoratori privilegiati si sono comportati male in questi anni. I giocatori fanno parte del sistema, siedono in Consiglio federale e devono fare la propria parte, mentre in questi anni gli imprenditori hanno perso molto e loro nulla. Questo non è giusto”.

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