Non sarà necessario nessun sacrificio. Stando a quanto riporta il Corriere dello Sport, l’Inter lavorerà con il player trading per abbassare il costo della rosa.

Il quotidiano sportivo scrive che: “tutta la gestione sembra convergere verso un riequilibrio dei conti che pareva un’impresa impossibile un anno fa. Dai diritti Champions dovrebbero arrivare 65 milioni; i diritti nazionali avranno una flessione rispetto al conto economico 2020/21. Il fatturato dovrebbe così confermare i livelli di quest’anno (intorno a 350 milioni) a cui aggiungere le massicce plusvalenze (109 complessivi) delle vendite di Hakimi e Lukaku“.

Anche sul fronte costi ci sarà un miglioramento:

“il costo della rosa risentiva, nel 2020/21, dello spostamento di alcune mensilità per gare spostate dal 2019/20; anche se il monte ingaggi reale non è molto diminuito avendo l’Inter sostituito i partenti con giocatori dall’ingaggio robusto, la rosa si è alleggerita di cartellini dal valore cospicuo. L’impatto di tali fattori produrrà un risultato probabilmente migliore dei 100 di perdita netta pronosticati prudentemente da Antonello, forse addirittura -30/-40”.

Tuttavia, se il profilo economico dell’Inter pare in via di miglioramento, la struttura finanziaria è ancora appesantita da un debito elevato.

Il CdS, in merito a ciò, conclude in questo modo:L’Inter dovrebbe mantenere la posizione di cassa pressoché invariata alla fine di questa stagione ma ciò significa (avendo incassato 170 milioni da cessioni) che la gestione non è ancora in equilibrio finanziario (entrate meno uscite). Nel complesso, l’Inter lavorerà col player trading per abbassare il costo della rosa (già ridotto). Non sembra obbligata a vendere due big come in passato. Non sarà un mercato dominante ma neppure la svendita forzata dei pezzi migliori”.

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