Non solo sogni, ma solide realtà. Con la ratifica arrivata ieri in Consiglio Federale, il Calcio Femminile dirà addio al dilettantismo (almeno in Serie A), diventando così professionista.

Una svolta storica per questo sport, dove finalmente si inizia a vedere un barlume di speranza per il settore femminile. Dopo anni e anni finalmente il calcio femminile avrà la sua dimensione professionistica. Questo porterà ovviamente con sé non poche problematiche legate anche all’esigenza di dedicare risorse economiche al movimento: a partire dal primo luglio ci si aspetta una vera e propria prova di forza da parte di tutti.

Le parole di Gravina e Morace

Oggi è una giornata importantissima per il movimento: finalmente ci sono le norme che disciplinano l’attività e l’esercizio del professionismo del calcio femminile.

Queste le parole del Presidente della FIGC, che interviene anche contro la Lega:

C’è stata qualche piccola resistenza da parte della Lega di A che riteneva più opportuno un rinvio, ma alla fine abbiamo raggiunto un accordo. Non possiamo dire cambiamo il calcio e poi fare di tutto per conservare lo ‘status quo’. Non esiste. Io sono qui per promuovere il calcio femminile e bisogna spingere al massimo per crescere sempre di più.

E’ intervenuta anche Carolina Morace:

Questo non è un traguardo ma un punto di partenza. Abbiamo in Europa tanti segnali che indicano l’interesse delle persone al calcio femminile: basti pensare ai 90 mila spettatori presenti al Camp Nou durante la partita di Champions League tra Barcellona e Wolfsburg. Complimenti alla Figc e a Gabriele Gravina: ciò dimostra il loro interesse per questo tema ed è grazie anche alla sensibilità del presidente se siamo riusciti ad arrivare a questo risultato storico.

Come si suol dire, meglio tardi che mai.

Di

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