Nikola Milenkovic è da sempre nel taccuino dell’a.d. Beppe Marotta e del d.s. Piero Ausilio, semmai la novità è che è tornato su nelle gerarchie visto che sono diminuite al minimo le possibilità di rinnovare il contratto di Stefan De Vrij in scadenza 2023.

La difesa nerazzurra va modificata

Bastoni non sarà più quello di qualche mese fa, ma resta pur sempre strategico per praticare un gioco fatto di possesso a partire da dietro.

Skriniar è la roccia mai scalfita e per questo si meriterà presto un allungamento sul contratto fino al 2027.

Su De Vrij, invece, si gira un film diverso: c’è allerta visto che la media voto in Serie A della stagione passata, 6,31, è precipitata a 5,85. Se si aggiunge che a rappresentarlo ci sia l’ostico Mino Raiola e che Stefan abbia appena compiuto 30 anni, si capisce perché sia proprio l’olandese il difensore più “sacrificabile” della compagnia

L’ottima compagnia per Milenkovic

L’investimento per il difensore sarebbe da 15 milioni con stipendio da 2,5-3 per un 24enne con ampi margini ancora da sviluppare. E poi esiste un altro forte richiamo verso Milano per Nikola: non c’è squadra più slava dei nerazzurri.

Lui ad Appiano lui prenderebbe il posto serbo che lascerà Kolarov, ma troverebbe un bosniaco come Dzeko, un croato come Brozovic (due, se Perisic si decidesse a rinnovare) e uno sloveno come Handanovic (anche lui in scadenza, ma pronto a fare da balia a Onana per una stagione). La compagnia slava è affiatata anche fuori dal campo e servirebbe a spalancare subito le porte dello spogliatoio, proprio come successo a Dzeko.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

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