Nonostante il 72% di possesso palla, i 19 tiri in porta e i 14 corner battuti, l’Inter dal Ferraris riesce a portare a casa solo un punto: finisce 0-0 la partita contro il Genoa.

Cronaca della partita

Inter e Genoa sono partite subito all’attacco anche se con due strategie differenti: è un’Inter confusa quella scesa oggi in campo, scombinata e molto disordinata.
Inzaghi affida sempre il suo gioco alle fasce ma il vero problema è il centrocampo: Barella e Calhanoglu, gravemente sottotono rispetto al solito, condizionano l’andamento di squadra.
Se vogliamo questa è stata la peggior partita del centrocampista sardo da quando è arrivato in nerazzurro, e, in generale, la peggior prestazione di squadra dell’anno.
Lì davanti Sanchez risulta essere limitante, non si capisce con i compagni e molte occasioni vanno infatti a vuoto.
Dzeko ha corso dannatamente per tutta la partita, contribuendo in modo esponenziale al giro palla della squadra, anche se, la rete rimane inviolata.

Il Genoa, dall’altra parte spinge, alla disperata ricerca di quei punti che potrebbero portarla alla salvezza finale, ma non basta: dovrà combattere ancora a lungo per raggiungere il suo obiettivo.
Squadra giovane e fresca, dalle, quasi, instancabili energie.

Tante sono le occasioni per entrambe le parti, la più clamorosa quella al 28′ per il Genoa: palla piazzata di Melegoni, Handanovic ci mette la manona e blocca il tentativo di vantaggio.
Il secondo tempo è l’esatta fotocopia del primo con la differenza che, con l’entrata in campo di Lautaro al posto di Sanchez, l’Inter riesce a trovare stabilità e ordine (oltre che più concretezza nelle occasioni).
Elementi che però non sono sufficienti per portare a casa il risultato.

Questa è stata anche la prima partita in nerazzurro per Caicedo che però, entrando a ridosso della fine del secondo tempo, non ha dato modo di dar sfogo alle sue abilità.

Il brutto momento

L’Inter è ormai, a tutti gli effetti, in quella che si può definire crisi.
Non segna da più di 300 minuti e tutti sembrano essere in un momento di blackout.
Quello appena trascorso è stato un mese più che complicato: tutti scontri diretti che hanno bruciato le energie dei calciatori che ormai fanno fatica a centrare l’obiettivo: fare gol.

Conclusione

L’unico pensiero ora deve essere il recupero di energie fisiche e mentali.
Da domani testa alla gara di martedì sera contro il Milan che, se vinta, potrebbe riportare entusiasmo tra le file nerazzurre.

Il momento di difficoltà è ormai evidente ma con forza e determinazione se ne può uscire e l’Inter ha tutte le carte in regola per poterlo fare.

 

 

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